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Ferrari 70: la nascita di un mito

Ferrari 70: la nascita di un mito

Redazione

14.03.2017 ( Aggiornata il 14.03.2017 19:31 )

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Maranello, 12 Marzo 1947. Un mercoledì pomeriggio come tanti, quando, intorno alle quattro del pomeriggio, ecco uscire dai cancelli di una fabbrica situata in Via Abetone Inferiore una macchina d'acciaio in cui il motore, un 12 cilindri disposto a 60° da 90CV con cilindrata pari a 1497.77 cm³, è perfettamente in evidenza. Manca la carrozzeria, ma in quel momento non rappresenta un problema, arriverà in secondo momento. Quello che conta in quell'istante è che quella macchina stia prendendo vita, stia cominciando a muoversi dopo una lunga progettazione che ha visto coinvolti Gioacchino Colombo (autore anche del suddetto motore), con la collaborazione di Giuseppe Busso e Luigi Bazzi. L'obiettivo di quel primo test è percorrere la strada che divide Maranello da Formigine, paesino della campagna modenese. A guidare questa macchina un uomo vicino alla cinquantina, con camicia e cravatta. I contadini della zona lo chiamano “il matto”, in quanto dopo aver gestito lo sviluppo delle vetture dell'Alfa Romeo ed aver fondato a Modena l'Auto Avio Costruzioni (spostata poi a Maranello durante la guerra per paura dei bombardamenti), non ha esitato a spendere un' ingente quantità di denaro per creare delle macchine che portassero il suo nome. Nessuno però comprende in quel momento che quell'uomo quasi cinquantenne (che non esitò ad attribuire alla polvere sollevata per arrivare a Formigine quelle lacrime che gli scesero lungo la guancia al momento di scendere dalla macchina e commentare con i progettisti le sensazioni avute alla guida) quel giorno sta in realtà scrivendo una pagina di storia entusiasmante per il nostro Paese, che stava appena cominciando a rialzarsi dalle ferite causate dalla seconda guerra mondiale. Quell'uomo era Enzo Ferrari, e la macchina testata era la Ferrari 125S.

Iniziava così, quel 12 Marzo di settant'anni fa la lunga storia del Cavallino Rampante, con la prima macchina costruita e progettata a Maranello dall'industria fortemente voluta dal Drake.

Cortese Piacenza 1947

Quasi due mesi dopo, l'11 Maggio 1947 il debutto in pista, sul circuito di Piacenza, con una seconda versione chiamata Ferrari 125 S Competizione (detta anche Ferrari 125 C), simile alla precedente, con un motore di 12 cilindri con potenza aumentata a 120 CV. Due i piloti chiamati a guidare la Rossa: a Nino Farina è assegnata la Ferrari 125 S Competizione; a Franco Cortese la Ferrari 125 S. L'esordio, purtroppo, non fu particolarmente positivo, con Farina che danneggiò in prova la propria macchina e che, dopo il rifiuto di Enzo Ferrari di assegnargli la 125S di Cortese, decise di non scendere in pista nonostante nel frattempo la sua macchina fosse stata riparata. Sarà così il solo pilota piemontese originario di Oggebbio a scendere in pista, senonchè purtroppo un'avaria alla pompa dell'alimentazione lo spingerà al ritiro quando era in testa alla gara a soli tre giri dal termine.

Un risultato negativo, quello di Piacenza, che non scoraggiò minimamente Enzo Ferrari, il quale lo definirà un insuccesso promettente. E anche in questa occasione il Drake dimostrerà di averci visto giusto: a distanza di due settimane quel “insuccesso promettente” si trasformerà nella prima vittoria assoluta di una Ferrari in una gara sportiva grazie al solito Cortese, che il 25 Maggio 1947, si aggiudicherà con la sua Ferrari 125 S numero 56 il Gran Premio di Roma disputato sul circuito delle Terme di Caracalla.

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Così la Settimana Incom 00060 del 29 Maggio 1947 (da 00:41 in poi) racconta quella prima storica vittoria in assoluto di una Ferrari.

Nuvolari 1947

Dopo il Gran Premio di Roma, la Ferrari otterrà altre sei vittorie in quel 1947, tra le quali spicca quella ottenuta a Parma il 13 Luglio con Tazio Nuvolari, alla guida della Ferrari 125 C, con meno di 10 secondi dalla Ferrari 125 S di Cortese, come possiamo vedere dalla foto qui allegata.

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A distanza di settant'anni, proprio il 12 Marzo, la Ferrari ha ufficialmente avviato le celebrazioni per questo anniversario così speciale con un video, diffuso in anteprima la sera dell'11 Marzo dal TG1 e poi pubblicato sui social il giorno successivo, che da una parte prova a far rivivere il primo viaggio della 125 S grazie a una replica di quella storica auto costruita dalla Michelotto Automobili nel 1987 in occasione dei 40 anni della Rossa sulla base dei disegni e le foto dell'epoca e dotata di un motore della macchina originale rimasto nei magazzini della scuderia di Maranello (i due esemplari originali della 125S furono infatti distrutti dalla stessa Ferrari per ricavarne i componenti per la 159 (1947), 166 (1948-1949), e per la prima monoposto di Formula 1, la Ferrari 125 F1 (1950)), creando un filo conduttore con l'ultima nata del Cavallino, la Ferrari Aperta, appositamente creata per l'occasione. Tante le iniziative in programma un po' in tutto il mondo con l'appuntamento clou a Maranello i prossimi 9 e 10 Settembre, quando verrà lanciata la mostra Cavalcade Classiche.

Un anniversario, quello dei 70 anni della Rossa, divenuto realtà grazie al sogno di un uomo, quasi cinquantenne, che in quel pomeriggio del 12 Marzo 1947 in camicia e cravatta sfrecciò a bordo di una macchina (senza carrozzeria e con il solo motore) da Maranello a Formigine. Grazie, insomma, ad Enzo Ferrari.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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