Una delle vittorie più emozionanti nella storia della Formula 1. A distanza di tre settimane dalla prima storica vittoria di un motore turbo Ferrari in occasione del Gp di Monaco,
Gilles Villeneuve riuscì a realizzare un importantissimo bis riuscendo ad aggiudicarsi anche il
Gp di Spagna, disputato sul circuito di
Jarama il 21 Giugno 1981.
Non fu (come vedremo)
un'impresa facilissima per il pilota franco-canadese della Ferrari in quanto sul traguardo arrivarono ben 5 monoposto tutte vicinissime tra di loro, e tutte in grado di lottare per la vittoria finale.
Non è la prima volta, a dire il vero, che in Formula 1 assistiamo a un trenino (o a una volata finale) costituita da ben 5 monoposto: già a Monza il 5 Settembre 1971 Peter Gethin su BRM riuscì a vincere il Gp battendo di un centesimo la March-Ford di Ronnie Peterson, di 9 la Tyrrell-Ford di Francois Cevert, di 18 la Surtees-Ford di Mike Hailwood e di 61 l'altra BRM del compagno di squadra, Howden Ganley.
Come vedremo, nel caso di Jarama i distacchi saranno un po' più dilatati rispetto a quell'edizione del Gp di Monza ma sarà comunque una vittoria piuttosto sofferta per Gilles, e proprio per questo ancora più emozionante in un circuito che sulla carta non doveva essere per niente favorevole alla Rossa di Maranello.
Se la prima giornata di prove del venerdì (a rischio annullamento prima per l'assenza dell'elicottero di soccorso, e poi per uno sciopero dei meccanici per motivi di scarsa sicurezza in quanto in un precedente GP a Zolder un loro collega era stato investito) conferma come le
Williams con
Jones e
Reutemann siano le monoposto da battere, già con le qualifiche del sabato emerse la prima sorpresa: ad ottenere la pole position fu infatti la
Ligier-Matra di
Jacques Laffitte, la quale, sfruttando la nuova evoluzione del motore ed una buona aerodinamica tale da garantire una buona tenuta di strada nonché un buon equilibrio in curva riesce a essere decisamente la monoposto più veloce del lotto, seguito dalle
Williams del campione del mondo uscente
Alan Jones e di
Reutemann, dalla
McLaren Ford MP 4/1 di
Watson, dalla
Renault turbo guidata da un giovanissimo
Alain Prost e dall'
Alfa Romeo del nostro
Bruno Giacomelli.
Per trovare le
Ferrari bisogna scendere al settimo posto con
Gilles Villeneuve e al tredicesimo con
Didier Pironi. Le Rosse sia nelle prove del venerdì che nella giornata del sabato appaiono in difficoltà sia per l'eccessivo degrado delle coperture
Michelin, sia per le caratteristiche del tracciato, caratterizzato da un lunghissimo rettilineo ma anche da numerose curve lente.
Si arriva così al giorno della gara che vede subito la prima sorpresa: al via
Laffitte sbaglia in pieno la partenza esagerando con la frizione venendo subito sorpassato dalla Williams di
Jones. Ottima la partenza di
Villeneuve, il quale dal settimo posto passa subito al terzo posto per poi conquistare all'inizio del secondo giro il secondo posto ai danni dell'altra Williams di Reutemann. Dietro i primi tre classificati vediamo emergere l'Alfa Romeo di Mario Andretti e la Renault Alain Prost. Buona anche la partenza dell'altra Ferrari di Pironi, passata dal 13° all'8° posto, ma a causa di un contatto subito al 20° giro con un'altra monoposto sarà costretto a rientrare ai box per il danneggiamento dell'ala anteriore, e qui rimaner fermo ben 4 giri sia per sostituire l'ala danneggiata sia per perfezionare il regolamento del motore il quale aveva mostrato dei problemi nei giri precedenti. Pironi rientrerà poi in pista ma la sua gara sarà ormai rovinata, a tal punto da concludere al 15° posto.
Torniamo però sulle posizioni di testa. Fino al 13° giro la situazione era rimasta invariata con Jones in testa davanti a Villeneuve, Reutemann, Prost, Andretti e via via tutti gli altri. Al 14° giro il colpo di scena che praticamente decide la gara: nel tentativo di allungare sugli inseguitori, Jones comincia a spingere sempre di più sull'acceleratore fino a finire completamente fuori, passando di botto dal 1° al 16° posto. Anche per lui sarà una gara rovinata. Dunque, in testa passa così la Ferrari di Gilles Villeneuve seguito dalla Williams di Carlos Reutemann, dalla Renault di Alain Prost, da Nelson Piquet e dalla McLaren di John Watson.
Nei giri successivi non mancarono le emozioni con Prost costretto al ritiro per una testacoda, Piquet e Andretti costretti a uscire fuori pista in un duello in pista con il pilota brasiliano costretto poi a ritirarsi per un nuovo incidente al 44° giro. Tutto ciò ovviamente fa il gioco di Laffitte in costante rimonta, capace di conquistare prima di conquistare il terzo posto al 49° giro superando la McLaren di Watson e poi al 62° giro la Williams di Reutemann arrivando così in seconda posizione.
Gli ultimi giri diventano un'autentica sofferenza in testa per la
Ferrari di
Villeneuve per via delle gomme Michelin sempre più in crisi per l'usura, ma Gilles non molla, riuscendo a sfruttare nel rettilineo l'eccellente potenza del turbo Ferrari e difendendosi poi nel tratto misto sfruttando anche la scarsa carreggiata del tracciato.
Alla fine il pilota franco canadese riuscirà a tagliare il traguardo con due decimi di vantaggio sulla
Ligier-Matra di
Laffitte, quasi sei decimi sulla
McLaren-Ford di
Watson, un secondo sulla
Williams-Ford di
Reutemann e un secondo e due decimi sulla
Lotus-Ford dell'ottimo
Elio de Angelis.
Le cronache dell'epoca raccontano di un Villeneuve stremato all'arrivo ai box, ma al contempo entusiasta per questa seconda vittoria consecutiva, che, sperando di farvi cosa gradita, andiamo a rivivere insieme in questa sintesi con la telecronaca originaria di
Mario Poltronieri.
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Una vittoria, quella di
Jarama, rimasta nel cuore degli appassionati, sia per l'ottima gara condotta in testa da
Villeneuve, sia perchè purtroppo questa vittoria fu l'ultima conseguita dal pilota franco-canadese prima del drammatico incidente avvenuto quasi un anno dopo a
Zolder, in Belgio, in cui perderà la vita. Un pilota, Gilles, entrato nel cuore degli appassionati sopratutto
grazie al celebre duello di Digione con l'amico Rene Arnoux, e che da lì non se ne sarebbe più andato.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Twitter: @ruggero81