Non c'è pace in
Formula 1. Dopo la questione motori che ha visto sfidarsi da una parte il duo
Mercedes-Ferrari e dall'altra il duo
Todt-Ecclestone con al momento la vittoria dei due costruttori e di cui avevamo già parlato diffusamente proprio
nel precedente articolo, una nuova decisione della Federazione colpisce il Circus e in particolare (guarda caso!) proprio i due motoristi principali.
Come ha riferito ieri mattina infatti
il magazine tedesco Auto, Motor und Sport, le power unit di
Mercedes e
Ferrari sarebbero sotto inchiesta. Nella fattispecie, sarebbero finite sotto l'occhio attento della Fia la power unit con cui Sebastian Vettel aveva vinto a
Singapore (quindi la specifica utilizzata da Monza fino a Sochi), e quella con cui Hamilton aveva conseguito il bis iridato ad
Austin in occasione del Gp degli Usa (specifica anche in questo caso introdotta a Monza, e su cui la Mercedes aveva utilizzato i rimamenti sei gettoni stagionali).
Lo scopo di questa indagine vera e propria da parte della Federazione è verificare che non siano stati effettuati altri ritocchi sul motore oltre a quelli ovviamente oggetto d'intervento tramite i gettoni. Nel caso dovesse risultare tutto regolare (a causa della complessità delle attuali power unit, secondo Auto, Motor und Sport sarebbero necessari 3 giorni per effettuare l'intero controllo), tutto resterebbe così com'è, con Hamilton campione del Mondo per il secondo anno consecutivo e con Vettel matematicamente terzo in classifica piloti. Qualora invece dovessero emerge degli interventi supplementari dei motoristi rispetto a quelli oggetto dei gettoni, le sanzioni sarebbero a dir poco severe per entrambi i piloti, con Hamilton e Vettel che verrebbero praticamente squalificati dalla classifica finale del Mondiale piloti, perdendo entrambi punti e vittorie.
In questa vicenda risulta assai curioso come il provvedimento riguardi solamente le due prime guide, e non si parli ad esempio di
Rosberg e di
Raikkonen, i quali hanno utilizzato le stesse precise power unit dei rispettivi compagni di squadra.
In attesa di avere maggiori chiarimenti da parte della Federazione, non possiamo non notare una certa coincidenza di tempi con la mancata approvazione del motore low cost da parte della F1 Commision di cui fanno parte entrambi i motoristi coinvolti, avvenuta martedì a Parigi, e in merito alla quale Ferrari e Mercedes, in questo caso alleati, erano abbastanza contrari. Solo una merà casualità oppure una ripicca da parte della Federazione? Ai posteri l'ardua sentenza.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Twitter: @ruggero81