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F1, FIA contro Mercedes per i pit stop fasulli

F1, FIA contro Mercedes per i pit stop fasulli

Redazione

10.07.2015 ( Aggiornata il 10.07.2015 18:30 )

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Una decisione che, se confermata a partire dal prossimo GP in Ungheria, non mancherà di destare qualche polemica in Formula 1. Quante volte in questi anni è capitato di assistere ai meccanici che improvvisamente uscivano fuori dai box, si preparavano nella propria piazzola in attesa di una delle monoposto, e poi dopo un po' rientravano ai box con il solo fine di spiazzare l'avversario? Se vogliamo,una cosa simile avviene anche nel calcio, quando un giocatore tenta di ingannare il proprio avversario facendo una finta con il pallone. Molte volte questo stratagemma ha funzionato, altre meno. Uno stratagemma che domenica la Mercedes ha riutilizzato nel corso del 14° giro del GP d'Inghilterra: con Hamilton praticamente bloccato dietro alle Williams di Massa e Bottas, la scuderia tedesca ha fatto prima schierare i propri meccanici nella piazzola destinata al cambio gomme, con tanto di gomme dure opportunamente sottomano. La scuderia guidata da Frank Williams ovviamente non c'è cascata, e ha lasciato i propri piloti in pista, con i meccanici Mercedes che dopo pochi giri sono rientrati ai box. Che l'intenzione fosse proprio quella di ingannare i box Williams da un punto di vista strategico è venuta fuori al termine del GP quando il Team Principal Mercedes, Toto Wolff ha così spiegato “Sapevamo che la Williams era più in difficoltà di noi con le gomme e con uno stop anticipato non sarebbero arrivati alla fine, ci abbiamo provato ma mia moglie (Susie Wolff, terzo pilota nonché test driver Williams) mi ha subito mandato un messaggio su WhatsApp scrivendomi: ‘Pensate davvero che ci caschiamo? Ahahah‘. Non ha funzionato ma quantomeno mi sono fatto una risata“. Poteva un episodio del genere passare in ombra agli occhi della FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile)? Assolutamente no, e infatti in tal senso la Federazione ha promesso il pugno duro affinchè simili episodi non abbiano più a ripetersi. In poche parole: a partire dal prossimo GP in Ungheria ogni team dovrà presentare delle prove alla Federazione in merito alla reale volontà di fare un pit stop ogni qual volta si schieri in pit lane. Ricordiamo che fino ad oggi l'attività relativa al pit stop era disciplinata dall'articolo 23.11 del Regolamento Sportivo, il quale afferma che il personale di ogni team è ammesso in pitlane qualora sia necessario effettuare un intervento (cambio gomme o riparazione monoposto) o qualora il pilota debba scontare una penalizzazione (stop and go, stop 5 secondi) toccandola, nel caso dello stop di 5 secondi, al termine della sanzione. Fino a ora è stato abbastanza complicato punire i team in merito ai finti pit stop perchè non è stato possibile dimostrare dalla Federazione la reale volontà da parte di un team di fare effettivamente il pit come anche il suo successivo ripensamento. Cosa che invece dall'Ungheria sarà possibile fare. Questa decisione FIA ha lasciato profondamente perplessi gli appassionati di F1 e non solo. In un momento in cui la F1 è meno seguita, anziché pensare a un qualcosa che faccia avvicinare i tifosi e magari rendere le gare più appassionanti, aveva senso studiare un qualcosa che oltre a limitare i team da un punto di vista strategico rischia di rendere la gara ulteriormente più noiosa? Ai posteri l'ardua sentenza. Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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