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Analisi GP Austria

Analisi GP Austria

Redazione

25.06.2015 ( Aggiornata il 25.06.2015 23:35 )

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Il GP d'Austria, ottava prova del Mondiale di Formula 1 2015, disputato domenica sul circuito di Zeltweg, ha visto al termine di una gara abbastanza monotona il netto dominio della Mercedes con l'ennesima doppietta del duo Rosberg-Hamilton e l'insperato terzo posto della Williams di Felipe Massa. Chi purtroppo perde il podio per la seconda volta pro Williams è stata la Ferrari: se in Canada Raikkonen aveva commesso il testacoda decisivo dopo il pitstop perdendo il podio a favore di Bottas, in questo caso purtroppo l'errore decisivo è stato come vedremo commesso durante il pit stop con in questo caso il pilota (Vettel) assolutamente esente da colpe. L'INCIDENTE RAIKKONEN-ALONSO. Incidente Alonso Raikkonen bis Cominciamo però con il primo episodio che ha caratterizzato la gara austriaca: l'incidente praticamente dopo pochissime curve che ha visto protagonisti Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. Un incidente generato quasi da una sbandata da parte della Ferrari del pilota finlandese, i vari piloti che tentano di superare Kimi sulla destra, il pilota che tenta di riprendere il controllo della macchina, andando però a schiacciare contro il guard-rail la McLaren-Honda di Alonso, intento a superare la Ferrari numero 7, che praticamente decolla sulla SF 15-T andando a sfiorare con un pezzo in carbonio la mano del pilota e posizionandosi quasi in orizzontale sopra la Ferrari. Un incidente che per fortuna salvo un leggero risentimento al ginocchio di Alonso non ha messo a repentaglio la vita dei due piloti a dimostrazione di come con le attuali cellule di sicurezza l'abitacolo rispetto a tanti anni fa sia diventato molto più sicuro, ma che ha rischiato di trasformarsi in tragedia in quanto lungo il guardrail si trovava un fotografo, il quale, accortosi dell'incidente, ha avuto la prontezza di riflessi di scansarsi quel poco che bastava per salvarsi la vita. Più che la dinamica dell'incidente, il punto su cui bisogna soffermarsi è un'altro: l'incidente in questione è stato originato da un errore del pilota o da un problema tecnico? Se andiamo a rileggere le prime dichiarazioni di Raikkonen post incidente, Kimi dichiarava che “non so esattamente cosa sia accaduto prima dell’incidente, le gomme hanno pattinato in un punto strano. Ero in un tratto piuttosto veloce e improvvisamente ho sbandato sulla sinistra. Non mi sono accorto di nulla, è successo tutto molto in fretta“. [embed]http://www.youtube.com/watch?v=7ztUaWWbamg[/embed] Andando ad osservare anche con attenzione le immagini dell'incidente, non possiamo non notare alcune coincidenze con quanto accaduto nella gara precedente in Canada, quando, come vi ricorderete, Kimi appena uscito dalla sosta ai box fece un testacoda all'altezza del tornantino che portava al lungo rettilineo del Casinò andando a perdere il podio a favore della Williams di Bottas. Tanto per cominciare: la procedura di ripartenza dai box è la stessa eseguita in regime di partenza con la stessa precisa mappatura del motore; sia in Canada che in Austria le gomme non erano in temperatura (se in Canada Kimi era appena partito dai box dopo la sosta, in Austria è vero che il pilota aveva provato a scaldare le gomme zigzagando come avviene sempre nel giro di ricognizione, ma quando inizia la gara ci vuole sempre qualche giro prima che le gomme entreino perfettamente in temperatura. Cosa che per ragione di cose non può essere al primo giro). E poi, quella curiosa affermazione rilasciata sempre dal pilota finlandese prima delle prove libere “ Ci sono alcune regole quando si fanno le partenze, e dopo i pit-stop: c’è un blocco della FIA che dura un certo periodo di tempo. Non importa quando cambi la mappatura del motore, ci vorranno comunque 90 secondi prima che ciò avvenga”. Come direbbe quindi Lubrano, una domanda sorge spontanea: l'incidente con Alonso è stato originato da un errore del pilota o da un problema all'elettronica Ferrari? E se così fosse, perchè solo con Raikkonen? Ai posteri l'ardua sentenza. SEB E IL DADO SPANATO. Pit stop Vettel Gomma bis L'altro episodio che sicuramente ha deciso la gara è stato l'unico pit stop effettuato dalla Ferrari di Vettel. Un pit stop come se ne effettuano tanti nel corso della stagione, ma che purtroppo presenta fin da subito un problema sulla posteriore destra: la gomma non riesce ad entrare bene nella monoposto con i meccanici che fanno fatica a fissarla. Seb poi riesce a ripartire dopo oltre 20 secondi di sosta, ma purtroppo il podio è perso. Il quattro volte campione di Heppenheim, autore fino al giro prima di una gara abbastanza regolare, prova in tutti i modi di andare a riprendersi il podio andando a recuperare ben 4 secondi e mezzo alla Williams-Mercedes Massa per poi purtroppo desistere nel finale, sia per l'ottima forma della power unit Mercedes sul rettilineo sia per l'impossibilità a superare sul circuito. A fine gara sarà il Team Principal Ferrari, Maurizio Arrivabene, a spiegare con precisione, il problema occorso al pit stop di Vettel: un dado spanato nella sostituzione della gomma. Raikkonen Pit stop Un problema,a dire il vero, già accaduto in gara alla scuderia di Maranello in occasione della prima gara in Australia, quando, come possiamo vedere dalla foto sopra riportata, fu la posteriore sinistra a generare dei problemi sulla monoposto guidata da Raikkonen. Se questa volta per fortuna è stato comunque possibile fissare correttamente la nuova gomma, a Melbourne non lo fu con il pilota finlandese costretto a ritirarsi poche curve uscito dai box. La Ferrari, nonostante la buona competitività dimostrata durante il weekend austriaco, esce da Zeltweg con la delusione del secondo podio competitivo, pronta però a mostrare gli artigli fin dalla prossima gara in programma domenica 5 Luglio sul circuito inglese di Silverstone. Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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