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La rivincita della Mercedes

La rivincita della Mercedes

Redazione

14.04.2015 ( Aggiornata il 14.04.2015 10:04 )

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Una vittoria ottenuta con gli ultimi due giri disputati in regime di safety car a causa della rottura del motore di Verstappen e con una Mercedes troppo forte. Dopo la sconfitta in Malesia era lecito immaginarsi una pronta risposta da parte del team di Stoccarda, seriamente intenzionato a rispondere alla vittoria di Vettel. Risposta prontamente arrivata sul circuito di Shangai, in condizioni indubbiamente diverse dalla gara di Sepang: la Mercedes ha posizionato i propri alfieri ai primi due posti con Hamilton, perfettamente a suo agio sul circuito cinese davanti a Rosberg, bastonato anche questa volta dal proprio compagno di squadra. Terze e quarte le Ferrari di Vettel e Raikkonen. Se con le gomme soft, la Ferrari ha dimostrato con Vettel, ma anche con Raikkonen (autore di un'ottima partenza al via con doppio sorpasso nei confronti delle Williams di Massa e Bottas) di poter girare quasi al ritmo della scuderia campione del mondo con distacchi relativamente minimi (1-3 decimi a giro), è con le gomme medie che la scuderia di Maranello sembra aver sofferto maggiormente con distacchi decisamente più ampi. Se infatti prima dell'ultimo pit con conseguente passaggio alle medie Vettel aveva un gap di circa 7 secondi da Hamilton, a due giri dalla fine il distacco risultava essere di 17-20 secondi, prima di essere quasi neutralizzato dalla safety car finale. Molto buona la gara di Kimi: pur classificandosi quarto, il pilota finlandese ha girato anche più veloce di Vettel, avvicinandosi davvero molto nel finale al proprio compagno di squadra, e confermando quanto di buono aveva già mostrato nelle prove libere del venerdì. Un pilota nettamente ritrovato rispetto allo scorso anno. Se dunque la Ferrari, pur arrivando 3° e 4°,conferma comunque il deciso passo in avanti rispetto alla scorsa stagione, riuscendo a battagliare con le Mercedes sopratutto con le gomme soft, netto passo indietro in gara da parte delle due Williams. Se nelle qualifiche Massa e Bottas avevano fatto illudere i tifosi della scuderia di Grove, la gara ha dimostrato come rispetto alla scorsa stagione ci sia qualche problema in più. Se il passaggio alle medie nel primo pit stop aveva fatto pensare a un uso delle soft nel secondo e ultimo pit, l'uso delle medie anche nell'ultima sosta ha riportato un po' tutti con i piedi per terra, dimostrando caso mai ce ne fosse bisogno, al contempo anche l'ottimo lavoro Ferrari. Ulteriormente dimostrato dal fatto che Mercedes e Ferrari a parte, le altre macchine erano nettamente più staccate. Passando agli altri team, non possiamo non sottolineare la giornata negativa dei propulsori Renault con le rotture della Red Bull di Kvyat al 17° giro e della Toro Rosso di Verstappen (ricordiamo, team satellite Red Bull) al 54° giro. Già dopo il primo GP in Australia con le rotture di Riccardo in Q2 e di Kvyat nel giro di riscaldamento i rapporti tra il team di Milton Keynes e il motorista francese si era fortemente surriscaldato, lecito immaginarsi un ulteriore strappo nei rapporti dopo quanto avvenuto oggi. Due parole infine su Sauber, Lotus e McLaren. Come già avvenuto in Australia, la scuderia elvetica, dimostrando ulteriormente l'assoluta bontà del motore Ferrari, riesce a portare a punti entrambe le macchine con Nasr ottavo ed Ericsson decimo. Buon settimo posto per la Lotus motorizzata Mercedes con Grosjean: grande passo in avanti rispetto alla disastrosa scorsa stagione. Per quanto riguarda la Mc Laren, da sottolineare come pur rimanendo staccati di 1 giro da Hamilton e quindi ancora molto lontani dai primi sia Alonso che Button, arrivati 12° e 13°, abbiano entrambi concluso la gara. Piccoli segnali di ripresa? Ricordiamo che domenica prossima la Formula 1 torna già in pista per il GP del Bahrain (diretta SKY, differita RAI), in notturna dalla scorsa stagione. Se è vero che la Marcedes si presenta sul circuito del Sakhir in vantaggio, è altresi vero che pur correndo di sera il circuito, oltre ad essere abbastanza abrasivo per le gomme, dovrebbe presentare una temperatura dell'asfalto relativamente alta a inizio gara per poi diminuire leggermente nel corso della stessa. Importante sarà quindi anche nella prossima gara la gestione delle gomme. L'augurio, veramente sincero, è quello di poter assistere a una gara aperta ma ancora più spettacolare rispetto a questa gara cinese. Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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