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Conte al top senza Champions© Getty Images

Conte al top senza Champions

Con l'ingaggio del Tottenham l'allenatore campione d'Italia in carica è diventato il secondo più pagato del mondo dopo Guardiola. Ed è l'unico dell'élite a non vantare successi nella coppa più importante...

Stefano Olivari

10.11.2021 ( Aggiornata il 10.11.2021 18:58 )

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“Lavoro al top, è giusto che mi paghino”: così Antonio Conte alle Iene, commentando il suo contratto da 15,2 milioni di euro lordi l’anno appena firmato con il Tottenham, somma che nella stagione in corso va ad aggiungersi alla buonuscita incassata dall’Inter per un totale che al lordo della imposte sfiora i 30 milioni. Ma guardando soltanto al suo contratto con gli Spurs si può dire che Conte sia considerato al top? La risposta è che sì, si può dire, nonostante il curriculum in Champions League con Juventus, Chelsea e Inter.

Perché l’ex commissario tecnico dell’Italia è il secondo allenatore più pagato del pianeta, dietro soltanto a Pep Guardiola con i suoi 22,8 milioni di euro, traducendo dalle sterline. Dietro a Conte ci sono Simeone (14,6), Mourinho (12,8), Klopp (10,5), Allegri (8,7), Nagelsmann (8,1), Pochettino (7), Tuchel (6,4) e Ancelotti (5,8). Come si può notare, 4 allenatori di Premier League (Guardiola, Conte, Klopp e Tuchel), 2 di Serie A (Mourinho e Allegri) e Liga (Simeone e Ancelotti), uno di Bundesliga e Ligue 1.

Precisato che le cifre sono soltanto di massima, da tanto che sono complicati i contratti e diversa la fiscalità, andiamo sulla vera curiosità: di questi dieci allenatori al top nel mondo Conto è l’unico a non essere mai nemmeno arrivato alla semifinale di Champions League, traguardo raggiunto da Nagelsmann con il Lipsia mentre tutti gli altri sono arrivati almeno in finale. Conte è arrivato una volta nei quarti con la Juventus e una volta negli ottavi con il Chelsea, mentre nelle sue altre stagioni al top o non ha partecipato o non ha superato la fase a gironi. La Champions League non è l’unità di misura di tutto, ma certo è che Antonio Conte sia l’unico grande allenatore a non avere legato ad essa la sua fama.

Lo dice anche un’altra statistica, relativa alle ultime dieci stagioni (Conte da allenatore ha esordito in Champions nel 2012), che vede il neo-allenatore del Tottenham alla posizione numero 45 (!) in classifica, per media punti, fra gli allenatori con almeno 5 presenze in panchina in Champions League. Una classifica che vede sul podio Flick, Benitez ed Heynckes e davanti a Conte ben allenatori italiani: Pirlo (!), Ancelotti, Ranieri, Allegri, Sarri, Di Francesco, Di Matteo e Simone Inzaghi. Certo è che al di là del rendimento in Europa l’immagine di Conte è quella di uno che dà una scossa al tran tran dei club e finora nessuno si è pentito di averlo ingaggiato, al di là di modalità spesso burrascose di chiusura dei rapporti.

 

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