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Il Tottenham di Antonio Conte© AFPS

Il Tottenham di Antonio Conte

L'ex allenatore di Juventus, Italia, Chelsea e Inter ha firmato un contratto biennale con il club londinese, che si trova nella situazione per lui ideale...

Stefano Olivari

02.11.2021 ( Aggiornata il 02.11.2021 17:48 )

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Antonio Conte è il nuovo allenatore del Tottenham, con cui ha firmato un contratto per questa stagione e per quella 2022-23, a cifre non spaventose (tutto è relativo), circa un milione di euro lordi al mese che però vanno integrate con la buonuscita presa dall'Inter dopo il clamoroso addio estivo da campione d'Italia in carica. Conte ritorna quindi in Premier League a poco più di tre anni dalla fine della sua esperienza al Chelsea, fra trofei alzati e cause giudiziarie.

Il ritorno

Un ritorno che avviene in una condizione per lui ideale: una nobile decaduta, ma piena di giocatori di talento e con un potenziale di spesa altissimo e che sarà sfruttato fin dal mercato di gennaio da Fabio Paratici, responsabile calcistico del Tottenham e ottimo amico di Conte. Non è strampalato dire, al di là dei tanti ma non tantissimi soldi e della voglia di tornare in pista dopo i mediocri esordi come commentatore Sky, che la presenza di Paratici abbia contato abbastanza nella scelta dell'allenatore che in tempi brevi ha fatto tornare alla vittoria in campionato Juventus, Chelsea e Inter, senza dimenticare il buon Europeo 2016, destinato ad essere dimenticato di fronte all'impresa dell'Italia di Mancini ed al clima positivo riportato in azzurro, forse ancora più importante delle vittorie.

Le dichiarazioni

Prime parole di Conte da allenatore del Tottenham: "Sono estremamente felice di tornare ad allenare e di farlo in un club di Premier League che ha l'ambizione di essere di nuovo protagonista. Il Tottenham ha strutture all'avanguardia e uno dei migliori stadi al mondo". Un matrimonio che avviene con qualche mese di ritardo: "La scorsa estate la fine del mio rapporto con l'Inter era ancora troppo recente ed emotivamente ero troppo coinvolto con la fine della stagione scorsa".

Alla fine Nuno Espirito Santo, esonerato dopo la sconfitta con il Manchester United, altro club gestito in maniera pessima, è durato soltanto 17 partite. Del resto fin dall'inizio era stato un ripiego per il post-Mourinho, al punto che il club di Daniel Levy in estate aveva sondato praticamente chiunque, compreso Gattuso. In ogni caso un stagione iniziata sotto una cattiva stella, con il proprio leader, Harry Kane, che le ha provate tutte per andare al Manchester City, senza riuscirci.

Al di là degli aspetti tattici e dei risultati, il Tottenham vuole che Conte riporti nel club la disciplina ed in questo senso non poteva fare scelta migliore. Poi è chiaro che la Premier League di oggi, pensando agli investimenti (...) anche di Everton e fra poco del Newcastle, ha in pratica una decina di squadra che possono fare un mercato top e vincere il titolo in tempi brevi è tutt'altro che scontato. Certo il Tottenham non lo vince dal 1961 e quindi se dovesse andare bene Conte davvero entrerebbe nella leggenda anche senza un curriculum decente in Champions League. 

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