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Les Herbiers, una favola speciale

Les Herbiers, una favola speciale

Dall'undicesimo posto nello "Championnat National" (Terza Divisione) alla finale della Coppa di Francia contro il Paris Saint Germain, in programma l'8 maggio allo stadio di Saint Denis. Trenta giocatori e una rosa che vale quattro milioni di euro, lo 0,7% del fatturato del Psg dello sceicco.

Stefano Chioffi

25.04.2018 19:07

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Il Paris Saint Germain ha chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato di 542,4 milioni di euro. Ricavi lievitati grazie alla ricca sponsorizzazione ottenuta dalla QTA, Qatar Tourism Authority, collegata al principe Nasser Al-Khelaïfi e al fondo sovrano che controllano dal 2011 il pacchetto azionario del Psg. Altra dimensione rispetto al valore dei trenta calciatori che formano la rosa del Les Herbiers, club di terza divisione, undicesimo in classifica, finalista in Coppa di Francia con il Psg: appuntamento in programma martedì 8 maggio allo stadio di Saint-Denis, alle ore 21.05. Il colpo di teatro del Les Herbiers ha trovato risalto anche sulle pagine del più antico giornale francese, “Le Figaro”. La squadra porta il nome di un comune con 15.600 abitanti che fa parte del dipartimento della Vandea, regione dei Paesi della Loira. Il Les Herbiers ha sconvolto ogni pronostico degli scommettitori, anche se negli ultimi vent’anni è la terza volta che un club di serie C raggiunge l’atto decisivo della Coppa di Francia: un sogno già accarezzato dal Calais e dal Quevilly, sconfitti poi rispettivamente dal Nantes (2000) e dall’Olympique Lione (2012).

LO 0,7% DEL FATTURATO - Trenta tesserati e solo quattro stranieri: Kalifa Traoré (difensore centrale, Mali), Claude Koutob (ala sinistra, Togo), Rodrigue Bongongui (esterno destro, Camerun) e Ambroise Gboho (centravanti, Costa d’Avorio). Il valore globale del Les Herbiers sfiora i quattro milioni di euro ed equivale allo 0,7% del fatturato del Psg. Un’impresa sportiva costruita allenandosi nel piccolo stadio “Massabielle”, cinquemila posti, ed eliminando l’Angouleme Charente, il Saint-Lo Manche, l’Auxerre, il Lens e lo Chambly. Uno dei suoi segreti va ricercato in panchina: ha un tecnico di origini italiane, Stephane Masala, quarantadue anni il 30 agosto, nato a Nantes. Radici sarde, il suo papà era di Anela, provincia di Sassari. Masala è stato ingaggiato a dicembre al posto di Frédéric Reculeau. 

IL CONTRASTO - Il Les Herbiers ha quasi un secolo di storia, è stato fondato nel 1919, i suoi colori sociali sono il rosso e il nero. Il presidente è Michel Landreau, direttore generale della Vendee Sani Therm, una cooperativa che ha 290 dipendenti e lavora nel settore dell’elettricità, dell’idraulica e del riscaldamento. Les Herbiers è l’espressione di un calcio romantico, a gestione quasi familiare: il rovescio della medaglia di un pallone trasformato ormai in un’industria. In media, in occasione delle partite in casa dello “Championnat National” (serie C francese), la squadra allenata da Stephane Masala - che alterna il 4-4-2 al 4-3-3 - viene seguita sugli spalti da 1.400 spettatori. Affetto e senso di appartenenza. Sito in tilt, negli ultimi giorni, per la richiesta dei biglietti in vista della sfida con il Psg, che ha appena vinto il quinto titolo negli ultimi sei anni e che si prepara a cambiare un altro allenatore: fatale, per lo spagnolo Unai Emery, il flop in Champions League, in arrivo c’è il tedesco Thomas Tuchel, ex Borussia Dortmund e allievo di Jurgen Klopp. 

I LEADER - Orgoglio e dedizione, ecco lo slogan. Il capitano è Sebastien Flochon, centrocampista che proviene dal vivaio dell’Olympique Lione. Il gioiellino del gruppo si chiama Rodrigue Bongongui, classe 1993, e ha imparato a giocare sulle strade di Yaoundé, capitale del Camerun: ala destra, un metro e 67, maglia numero undici, tre gol e due assist in Coppa di Francia. Decisive anche le parate di Matthieu Pichot, protagonista nei quarti di finale con il Lens, gara terminata ai rigori.

IL VALORE SOCIALE - Il conto alla rovescia verso la finale con il Psg non ha distratto il Les Herbiers, non gli ha tolto quella splendida normalità che gli ha permesso di progettare la sorprendente scalata in Coppa di Francia, conquistata nelle ultime tre stagioni sempre dal club parigino. I giocatori del Les Herbiers, in settimana, hanno trascorso una giornata in compagnia dei ragazzi diversamente abili dell’Ime, “Institut médico-éducatif”. All’interno del centro sportivo rossonero hanno girato con loro tre video, perché il pallone - per una realtà come quella del Les Herbiers - continua ad avere innanzitutto un valore sociale. “Football, amitié et intégration”: calcio, amicizia e integrazione.

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