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Il Bristol e la magia della Coppa di Lega

Il Bristol e la magia della Coppa di Lega

Gli applausi di Guardiola e quella finale sfiorata dopo il ko con il Manchester City dei record

Stefano Chioffi

24.01.2018 17:12

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Wembley, lo stadio delle leggende, resterà una cartolina, un pensiero incompiuto per il Bristol, che nel 2013 giocava sui campi della serie C inglese e da dicembre è stato protagonista di un'affascinante corsa a ostacoli. Certe favole, però, possono regalare emozioni speciali anche senza il miele di un’ultima pagina perfetta. Niente finale di Coppa di Lega, ma in compenso ecco le copertine dei tabloid dedicate a un’impresa sfiorata, gli applausi di Guardiola e un tweet affettuoso del Manchester City: «complimenti e good luck, buona fortuna, per il resto della stagione», considerando che il Bristol è quinto in Championship e lotta per la promozione in Premier League, traguardo che insegue dal 1976. 

MOURINHO E IBRAHIMOVIC - Erano 109 anni che il club biancorosso sognava una finale: in quella stagione perse per 1-0 la Coppa d’Inghilterra contro il Manchester United. La sfida fu decisa da un gol dall’attaccante Sandy Turnbull, che nel 1915 sarebbe stato squalificato per uno scandalo legato alle partite truccate e che nel 1917 sarebbe morto durante la prima guerra mondiale in Francia, ad Arras. La grande scalata del Bristol City si è fermata così in semifinale, tra elogi e gratificazioni, brividi e rimpianti. Già, perché la squadra allenata da Lee Johnson, trentasei anni, il 4-2-3-1 come modulo di riferimento, si era già tolta la soddisfazione di eliminare dalla Coppa di Lega quattro club di Premier: dal Watford allo Stoke, dal Crystal Palace al Manchester United di Josè Mourinho, battuto per 2-1 nei quarti (un po’ prima di Natale, il 20 dicembre) grazie ai gol di Joe Bryan e Korey Smith, pronti a cancellare la magia di Ibrahomovic. Un successo che Lee Johnson aveva festeggiato stappando una bottoglia di vino da 450 sterline.

IL PALLONE E I TWEET - Il popolo di Ashton Gate, 27.000 biglietti esauriti in poche ore, si è alzato in piede martedì sera per ringraziare il Bristol, capace di tenere sulle spine un Manchester City che domina la Premier con dodici punti di vantaggio sullo United e quindici sul Chelsea: dopo l’andata persa per 2-1 all’Etihad Stadium, il gruppo di Lee Johnson ha tenuto in bilico la sfida di ritorno perdendo solo all’ultimo minuto (2-3), punito da un contropiede del belga De Bruyne, che ha appena prolungato il contratto fino al 2023 ed è il centrocampista che intercetta più palloni nel campionato inglese. Il 25 febbraio, una data che aveva segnato sul calendario con un cerchio rosso, il Bristol non entrerà da finalista nel mitico Wembley. Niente Coppa di Lega, niente match dell’anno con l’Arsenal per un club (dove gioca anche il terzino italiano Eros Pisano, ex Palermo e Verona) che ha imparato a usare il pallone e i social network anche per sorridere. E che si è conquistato in modo originale le simpatie dei suoi tifosi e di tutti gli appassionati inglesi twittando in tempo reale i gol dei suoi calciatori con una serie di foto divertenti: dal ferro da stiro del centrocampista Marlon Pack al cappello di Babbo Natale del terzino sinistro Jeo Bryan. Il Bristol, anche senza Coppa di Lega, è entrato nel cuore della gente.

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