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Le dimissioni di Sarri© Getty Images

Le dimissioni di Sarri

La scelta dell'allenatore arrivata dopo la sconfitta con l'Udinese, ma nata in estate...

Stefano Olivari

12.03.2024 ( Aggiornata il 12.03.2024 16:56 )

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La Lazio è sempre più lontana dalla Champions League, ma soprattutto è lontana da Maurizio Sarri, stanco di fare il frontman di una squadra che è fin troppo sua: l’allenatore si è infatti dimesso dopo la sconfitta con l’Udinese, non tanto per la partita (nel primo tempo peraltro ben giocata alla Lazio) quanto perché ha capito di non avere più la fiducia dei giocatori. Finisce così, con dignitose e nel calcio rare dimissioni, una storia iniziata nell’estate 2021 e che ha visto la Lazio andare al di là dei propri limiti, con il clamoroso secondo posto della scorsa stagione ed una Champions, quest’anno, arrivata fino agli ottavi.

Inutile scrivere per la centesima volta che cosa Sarri chiedesse a Lotito: più delle parole conta osservare che nessuno dei titolari contro l’Udinese era un nuovo arrivo e che la cosa non è stata una provocazione, ma la scelta dei migliori undici possibili. Semplicemente la Lazio è la stessa dell’anno scorso ma senza Milinkovic-Savic, con Immobile declinante e tanti sotto-casi, da Luis Alberto a tanti altri (tipo Felipe Anderson già con la testa altrove), che si aprono e si chiudono a settimane alterne. Poi ci sono alcune scommesse, su tutte Isaksen, che probabilmente in futuro risulteranno vincenti, ma questi sono discorsi che può fare l’Udinese: il presente dice che Lotito nonostante la partecipazione alla Champions ha dato a Sarri una Lazio di livello inferiore.

Poi il monte ingaggi, circa 74 milioni, può essere interpretato sia da amici (il sesto della Serie A, quindi da Europa League) sia dai nemici (il triplo di quello del Bologna) di un allenatore sfiduciato, in ogni senso. Dimissioni date poco fa ma in canna dalla scorsa estate quando a fine luglio ad Auronzo, scontento per il mercato, Sarri stava per lasciare. Solo l’intervento di Immobile, su ispirazione di Lotito, e di altri anziani convinse Sarri a rimanere. Lo stesso Immobile che ha reagito alla Chinaglia alla sostituzione con Castellanos. Ma tutto era già finito da tempo.

E adesso? Il problema delle dimissioni è che vengono accettate: Sarri aveva un contratto con la Lazio fino al 2025, da circa 6,5 milioni di euro a stagione. Fin troppo facile pensare che la sua prospettiva sia quella di prendere più o meno gli stessi soldi tornando al Napoli dove Calzona sta preparandogli il terreno. Ma se il suo vecchio vice dovesse fare troppo bene in questi due mesi glio scenari cambierebbero. Di sicuro con Lotito è finita e sarà difficile vedere un effetto De Rossi post Mourinho: qui il potenziale è decisamente più basso. 

stefano@indiscreto.net

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