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Come sarà la nuova Champions League© Getty Images

Come sarà la nuova Champions League

Quali sono le grandi novità dell'edizione 2024/25 della competizione per club più importante? Lo ha spiegato il vicesegretario della UEFA...

Stefano Olivari

21.02.2024 ( Aggiornata il 21.02.2024 13:54 )

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Si scrive Champions League 2024-25 ma si legge Superlega. La nuova formula è stata spiegata ieri da Giorgio Marchetti e le precisazioni del vicesegretario generale dell’UEFA non sono state superflue, perché al di là delle 36 squadre tanti dettagli erano poco chiari anche agli addetti ai lavori. Come si articolerà quindi la nuova Champions League? Prima di tutto ci sarà un girone unico, con una classifica unica per tutte e 36 le squadre partecipanti, senza più gironi. Ognuna delle 36 giocherà di sicuro 8 partite, contro le 6 attuali dei gironi vecchio stile. 8 partite di sola andata, quindi contro 8 avversarie diverse, 2 per ognuna delle 4 fasce. Sì, perché le 36 squadre saranno divise in 4 fasce da 9 squadre, in base al ranking UEFA, ed ognuna dovrà incontrare 2 squadre per fascia, una in casa e una in trasferta.

Alla fine classifica unica, con le prime 8 che si qualificano per gli ottavi, e quelle dalla nona alla ventiquattresima posizione che si sfideranno in uno spareggio (andata e ritorno) per guadagnarsi gli ottavi. E le altre 12? Non retrocedono più in Europa League, come è stato fino ad ora, ma chiudono lì la loro stagione europea. Da ricordare che nella prima fase sono escluse le partite fra squadre dello stesso paese, tranne che in un caso particolarissimo e quasi impossibile, cioè quello di avere 5 squadre dello stesso paese nella stessa fascia di ranking. Una formula, così sintetizzata, che rende meno importante il sorteggio visto che chiunque dovrà affrontare 2 squadre di ognuno dei 4 livelli. Quindi una formula particolarmente gradita alla classe media, a volte punita dall’inserimento in un girone di ferro con le prime 2 ingiocabili. La riforma riguarda anche Europa e Conference League, che passano anche loro a 36 squadre e con la stessa formula, quindi senza retrocessioni a stagione in corso dall’Europa alla Conference.

Tornando alla Champions, un’altra grande novità per l’Italia dovrebbero essere le cinque squadre, visto che 2 dei 4 posti supplementari sono per le nazioni con il miglior ranking UEFA riferito soltanto alla stagione precedente, quindi a questa. La corsa è, mentre scriviamo queste righe (prima di Napoli-Barcellona), fra Italia, Germania e Inghilterra, con l’Italia attualmente in testa. È evidente che le 8 partite sicure aumenteranno di numero, di riforma in riforma, renendo inevitabili i massimi campionati a 18 squadre: Bundesliga e Ligue 1 già lo sono, la Serie A e la Liga ci stanno pensando, mentre è difficile che la Premier League faccia una scelta del genere.

Tutto questo non disinnesca la Superlega, al di là di questioni politiche, anzi questo girone unico di fatto la anticipa e farà tornare alla carica i club per organizzarsi da soli lo spettacolo trovandosi già un format digerito dal grande pubblico. Dall’edizione 1991-92 (anche se la Champions esiste formalmente solo dall’anno seguente), stagione in cui fecero per la prima volta la comparsa i gironi, dopo due turni ad eliminazione diretta e prima della finale, ad oggi, passando per tante altre modifiche (del 1997 la più importante, quando iniziarono a partecipare anche squadre non campioni nazionali), è stata fatta tanta strada ma ancora al campionato europeo non siamo arrivati.

stefano@indiscreto.net

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