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Mourinho contratto© Getty Images

Mourinho contratto

La crisi della Roma, il Monza dopo Berlusconi, la causa a Mancini e DAZN per le donne.

Stefano Olivari

29.09.2023 16:13

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Mourinho rischia l’esonero? Al momento no. Nemmeno il tragico inizio di stagione della Roma, per lui sul piano personale il peggiore in carriera, mette in discussione una storia che tutti conoscono ed un presente in cui lui è il frontman del progetto dei Friedkin, con il sospetto che coincida con il progetto stesso. E del resto anche gli antipatizzanti di Mourinho devono arrendersi di fronte ai numeri: nello scorso campionato con lo Special One la Roma ha avuto 62.033 spettatori di media, il 60% (!) in più rispetto all’ultomo campionato pre Covid (38.622), soltanto il 4% in meno rispetto alla Roma dello scudetto di Capello (64.722), quando il valore e l’immagine dei giocatori erano ben diversi rispetto alla rosa attuale. È probabile che la Roma si riprenda, del resto fare meglio di 5 punti in 6 partite non è difficile, ma la previsione più facile di tutte è che si comincerà a parlare del contratto in scadenza di Mourinho come della spiegazione di tutto, come se Paredes e N’Dicka fossero turbati per la continuità tecnica sulla panchina giallorossa. 

Silvio Berlusconi oggi avrebbe festeggiato i suoi 87 anni e i suoi 5 da proprietario del Monza, di sicuro avrebbe gradito un colpo come Papu Gomez, per quanto l’argentino sia lontano da quello dell’Atalanta. Da quando Berlusconi è morto non passa giorno che non ci siano voci sulla cessione del club da parte della Fininvest, visto che nessuno dei cinque figli è appassionato di calcio e che l’operazione Monza è già costata, fra aumenti di capitale e finanziamenti, quasi 200 milioni di euro. Nel mercato attuale, con tanti soldi in cerca di impiego, non è fantacalcio ipotizzare l’arrivo dello straniero per cui il Monza è la terza squadra di Milano, con la prospettiva magari di utilizzare San Siro con Inter e Milan emigrate presso svincoli autostradali.

La FIGC fa causa a Mancini, anzi no. Gravina ha soltanto detto che chiederà un parere legale per capire se si potrà chiedere un risarcimento danni al commissario tecnico che ha dato le dimissioni ad un mese da due partite di qualificazione europea. Ma allora perché lui le ha accettate? Mancini non aveva minacciato nessuno, aveva soltanto detto che non se la sentiva di andare avanti. Poi ha perso la faccia firmando per l’Arabia Saudita, ma è un altro discorso e non riguarda nemmeno soldi: se Gravina l’avesse ritenuto utile alla causa azzurra l’avrebbe potuto trattenere senza problemi.

La Serie A femminile 2023-24 si vedrà completamente su DAZN, come quella maschile, mentre una partita alla settimana andrà in chiaro sulla RAI. Accordo raggiunto a campionato già iniziato, ma con buona pace della narrazione prevalente non è che decine di milioni di tifosi stessero premendo per poter seguire in streaming Pomigliano-Sassuolo femminile. Tutto è avvenuto sotto la regia della FIGC ed è giusto così perché la televisione è fondamentale per far appassionare ad uno sport. Non ufficiali le cifre: abbiamo letto anche di ipotesi oltre il milione di euro, ma in base alle offerte fatte ad altre emittenti, a prezzi sempre più stracciati, è realistico pensare che DAZN abbia speso non più di mezzo milione. Meno di un millesimo di quanto dà alla Serie A maschile e non per cattiveria ma perché queste sono le proporzioni come interesse del pubblico. Se volessimo essere cattivi ricorderemmo che la Primera Division femminile spagnola prende dalla stessa DAZN circa 7 milioni all'anno, anche se va detto che in Spagna si sta assistendo ad un vero e proprio boom del calcio femminile. Comunque da qui il calcio femminile italiano parte, non dalla retorica sul professionismo.

stefano@indiscreto.net

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