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Defoe e l'omaggio a un amico speciale

Defoe e l'omaggio a un amico speciale

L'attaccante del Bournemouth Jermain Defoe ha voluto dedicare l'OBE Award assegnatogli dal Principe Carlo per l'attività della sua Fondazione al piccolo Bradley Lowery, scomparso nel Luglio 2017, e a cui era profondamente affezionato.

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Dare un supporto prezioso e tangibile ai piccoli senzatetto di St. Lucia. Con questo presupposto nel 2010 dopo un uragano che aveva colpito l' isola caraibica da cui provenivano i suoi nonni, l'attaccante inglese Jermain Defoe (attualmente in forza al Bournemouth dopo una carriera che lo ha visto giocare per lunghi tratti con West Ham, Tottenham e Sunderland, giusto per citare alcuni dei club in cui ha militato) ha istituito la Fondazione che porta il suo nome, e che ha spinto il Principe Carlo d'Inghilterra ad insignirlo dell'OBE (Officer of the Most Excellent Order of the British Empire) Award, una delle massime onorificenze assegnate dai reali d'Inghilterra.
Un premio che il 36enne attaccante inglese in occasione del ricevimento svoltosi nei giorni scorsi a Buckingham Palace ha voluto dedicare a un amico speciale. Un amico che purtroppo ora non c'è più, strappato troppo presto alla vita, ma che con il giocatore ha vissuto alcuni momenti veramente speciali, facendo emozionare non poco i tifosi inglesi: stiamo parlando del piccolo Bradley Lowery.

Un'amicizia, quella tra il giocatore (allora in forza al Sunderland) e il piccolo Bradley che nasce nel Settembre 2016. Bradley ha 5 anni, ed è affetto fin dai 18 mesi di vita da un neuroblastoma, un tumore neuroendocrino maligno che colpisce il sistema nervoso centrale, e che purtroppo non offre molte speranze di sopravvivenza. Si può rinviare il più possibile l'inevitabile anche tramite terapia sperimentale da effettuare negli States, ma purtroppo (e su questo i medici sono molto chiari con la famiglia del bambino) non è prevista una possibile guarigione.
Gli inglesi prendono molto a cuore la storia del piccolo Bradley, moltissimi i gesti di solidarietà da parte della gente, tra cui spicca quello del Sunderland, squadra di cui il bambino è tifoso, che in occasione della partita casalinga con l'Everton lo invita non solo ad assistere alla partita, ma anche ad entrare in campo come una mascotte con i suoi giocatori preferiti, che già conoscono il piccolo Bradley per esserlo andato a trovare in ospedale. Tutto il pubblico del Stadium Of Light si alza in piedi per rendere omaggio a quel piccolo combattente, cui i Black Cats hanno destinato tutto il ricavato della partita, con il bambino che così può finalmente passare quel 12 Settembre 2016 qualche minuto di spensieratezza, al fianco della sua squadra del cuore, e del suo idolo, proprio Jermain Defoe. Basta uno sguardo tra il bambino e l'attaccante di origini caraibiche per far nascere una sincera e sentita amicizia, che vedrà più volte i due scendere in campo insieme. Dopo la gara contro l'Everton, il Sunderland e Defoe inviteranno di nuovo la famiglia Lowery il 14 Dicembre 2016 in occasione della gara casalinga contro il Chelsea. Occasione, questa, in cui Defoe (pronto a dedicare ogni goal al suo nuovo, piccolo amico) consente al piccolo Bradley di assistere nell'intervallo al riscaldamento dei Blues, con Diego Costa che, avvicinatosi al bambino, non esiterà a fare due palleggi con lui, per poi consentirgli di realizzare il suo sogno più grande: segnare un calcio di rigore battendo il portiere Begovic. Un rigore, quello segnato da Bradley, che verrà premiato dalla Premier League come goal più bello del mese di Dicembre.

Bradley e Defoe continuano a restare in contatto con il giocatore che nel Febbraio 2017si reca a trovarlo in ospedale, e con il bambino che, una volta entrato nella stanza l'attaccante del Sunderland, non esita ad abbracciarlo, e a chiedergli di poter dormire con lui nello stesso letto, chiedendo alla madre di spegnere la luce. Jermain non solo accetta, con il piccolo che finisce con l'addormentarsi serenamente tra le sue braccia, ma chiede alla sig.ra Lowery di telefonare al suo allenatore, David Moyes, dicendogli a nome suo, che il giorno dopo non sarebbe sceso in campo, perchè sarebbe rimasto con il suo piccolo amico.

Un'immagine, quella di Bradley addormentato tra le braccia di Defoe, che colpisce profondamente la Federcalcio inglese al punto da invitare il bambino ad assistere alla partita che l'Inghilterra giocherà contro la Lituania a Wembley il 26 Marzo 2017.

Una partita speciale non solo per Bradley, ma anche per Defoe, convocato dal ct Southgate tre anni dopo la sua ultima convocazione con la maglia dei Tre Leoni. Defoe segnerà il primo dei due goal con cui l'Inghilterra batterà la formazione guidata dal ct lituano Jankauskas, ma l'immagine più limpida che resterà di quella partita sarà la decisione del capitano dell'Inghilterra, il portiere Joe Hart, di fare un passo indietro per far entrare davanti a tutti Defoe con il piccolo Bradley, con il bambino che si copre le orecchie, non essendo abituato ad ascoltare un'ovazione così forte ed intensa come quella a lui riservatagli dai tifosi inglesi a Wembley.

Questa, se vogliamo, è l'ultima immagine spensierata della loro amicizia, con il piccolo che purtroppo a inizio Luglio improvvisamente si aggrava (significative, in tal senso, le lacrime dell'attaccante alla domanda relativa alle condizioni di salute del bambino durante la conferenza stampa di presentazione al Bournemouth), per poi purtroppo arrendersi definitivamente alla malattia il 5 Luglio 2017 all'età di sei anni.
Un dolore immenso non solo per la famiglia Lowery, ma anche per Defoe: per lui Bradley non era solo un bambino, ma anche il suo migliore amico, che con il suo sorriso e con il suo coraggio lo aveva portato ad essere un uomo migliore. Da qui la decisione di farsi fare, lo scorso Ottobre un tatuaggio sul braccio destro con il nome Bradley, e di dedicare al suo piccolo amico l'OBE Award ricevuto nei giorni scorsi.

“Mi piacerebbe dedicare questa fantastica giornata, questo OBE, al mio piccolo amico Bradley, tutti conoscono il rapporto che ho avuto con Bradley. Ho ottenuto questo riconoscimento per la Jermain Defoe Foundation, ma indipendentemente da tutto ciò penso che il rapporto che avessi con lui era qualcosa di speciale. Ho grandi ricordi di lui- la sua mancanza mi fa ancora male. Ma ricevere qualcosa di simile mi fa sentire meglio. Sono orgoglioso e felice”.


Un rapporto, quello tra il piccolo Bradley Lowery e Jermain Defoe forte, intenso, con il bambino che avrà sempre un posto speciale nel cuore del 36enne attaccante inglese.

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