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La seconda Champions League delle italiane© Getty Images

La seconda Champions League delle italiane

Juventus, Roma, Inter e Napoli hanno significative possibilità di passare tutte e quattro agli ottavi di finale della competizione europea più prestigiosa. Un evento che non si verifica dal 2002-2003, quando la narrazione che si faceva del nostro calcio era diversa...

Redazione

8 novembre 2018

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Dopo quindici anni di disfattismo e di autodenigrazione, quando bene o male si era sempre il terzo campionato del mondo per interesse generato all’estero, adesso il calcio italiano ha significative possibilità di mandare quattro squadre su quattro agli ottavi di finale di Champions League. La qualificazione di Inter e Napoli non è certo sicura, ma a due giornate-serate dalla fine già il concreto scenario indica che si è cambiato passo. O che altri l'hanno rallentato, è la stessa cosa.

Questa delle quattro qualificate su quattro, proprio nella stagione del ritorno di quattro italiane in Champions League, non è una fissazione statistica perché si tratterebbe di una situazione che anche nella presunta età dell’oro si verificava raramente: l’ultima volta nel 2002-2003 con Milan, Juventus, Inter e Roma, le prime tre addirittura semifinaliste (coppa ai rossoneri, in finale sulla Juventus a Manchester). Abbiamo detto ultima volta, ma avremmo anche potuto dire 'unica' perché fino a quando abbiamo avuto quattro squadre partecipanti, quindi fino alla stagione 2011-12 compresa, mai tutte e quattro hanno passato il girone. Non è successo, ancora, nemmeno stavolta, ma l’en plein sembra davvero a portata di mano.

Va ricordato che in questi ultimi quindici anni non ci sono state premature (contando anche i playoff di qualificazione) eliminazioni italiane soltanto per mano dei Real Madrid della situazione ma anche di Lokomotiv Mosca (Inter 2003-2004), Sparta Praga (Lazio 2003-2004), Bayer Leverkusen (Roma 2004-2005 e Lazio 2015-2016), Werder Brema (Udinese 2005-2006 e Sampdoria 2010-11), Levski Sofia (Chievo 2006-2007), Olympiacos (Lazio 2007-2008), Lione (Fiorentina 2008-2009), Bordeaux (Juventus 2009-2010), Sporting Braga (Udinese 2012-13), Galatasaray (Juventus 2013-2014), Athletic Bilbao (Napoli 2014-15), Porto (Roma 2016-17) e Shakhtar Donetsk (Napoli 2017-18). Stiamo parlando di buone, talvolta buonissime, squadre, ma non paragonabili alle corazzate della Champions, di cui peraltro da anni fa parte stabilmente anche la Juventus.

E quindi? Una superficiale analisi dei gironi dice che insieme alle quattro italiane potrebbero andare negli ottavi anche tre spagnole (Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid), tre tedesche (Borussia Dortmund, Schalke 04 e Bayern Monaco), due inglesi (i due Manchester) una portoghese (Porto), un’olandese (Ajax) e una francese (Lione), con PSG e Liverpool a giocarsi la qualificazione nel girone del Napoli. Come dire che negli ottavi 14 squadre su 16 usciranno di sicuro dai primi cinque campionati. Del resto una delle ragioni d’essere della formula cosiddetta Superchampions era proprio quella di avere in primavera rappresentanti quasi soltanto i principali mercati televisivi.

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