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Verso un futuro di Inghilterra-Panama© Getty Images

Verso un futuro di Inghilterra-Panama

Il 6-1 con cui la squadra di Southgate ha battuto gli avversari, esordienti al Mondiale, fa pensare alle prospettive di un torneo con 6 e forse anche di più squadre CONCACAF. Mentre l'Europa sta a guardare passivamente, soddisfatta della sua Champions League...

Redazione

24.06.2018 17:24

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Il giusto entusiasmo dei suoi tifosi per il primo gol di Panama nella fase finale di un Mondiale, con l’Inghilterra già sul 6-0 e in modalità ‘melina’ per capire meglio cosa convenga fare contro il Belgio per finire dalla parte giusta del tabellone, non deve far dimenticare che la squadra centro-americana è la peggiore vista finora a Russia 2018 insieme all’Arabia Saudita per qualità media dei singoli nonostante in molti giochino in campionati più che decenti, la MLS su tutti. ‘El Bolillo’ Gomez la squadra non l’aveva messa male in campo, 4-5-1 con un centrocampo di presunti palleggiatori ad occupare ogni spazio secondo gli insegnamenti del suo maestro Maturana (che giocava con modulo diverso, al di là della distanza siderale fra gli interpreti), ma la differenza di cilindrata era tale che l’Inghilterra già in pratica nel primo tempo aveva raggiunto il Belgio e da lì in poi si è gestita, salvando anche le preziose gambe di Harry Kane da qualche entrata scomposta.

Adesso non è che vogliamo analizzare la tattica di un allenatore che ai suoi precedenti Mondiali guidava squadre di livello superiore: nel 1998 con la Colombia arrivò a giocarsi il passaggio agli ottavi contro l’Inghilterra di Hoddle ma perse 2-0, nel 2002 con l’Ecuador ugualmente non passò il turno ma battendo la Croazia regalò gli ottavi alla scialba Italia di Trapattoni. Gomez nella storia c’è entrato qualificando Panama, complice il suicidio statunitense contro Trinidad e il gol di Torres nel finale della partita con Costarica: impossibile chiedere di più. Vogliamo soltanto dire che al di là degli articoli di colore e della rappresentatività geografica che un Mondiale deve avere (se no tanto vale accontentarsi dei mille Real-Bayern di Champions League, che ormai confondiamo), Panama è uno spot contro il Mondiale a 48 squadre se la distribuzione dei posti ufficiosa sarà confermata per il 2026 e addirittura anticipata se ci sarà un golpe per partire dal 2022.

Abbiamo detto ‘ufficiosa’ perché tutto potrebbe essere ribaltato dall’evidenza e dal fatto che i Mondiali del 2016 sono lontani, ma in realtà è dall’anno scorso (Esecutivo FIFA in Bahrain) che nel silenzio generale del primo mondo calcistico si è stabilito che nel primo Mondiale a 48 squadre la CONCACAF, cioè il calcio del Centro-Nord America, avrà 6 posti. Ipotizziamo le tre nazioni ospitanti, Stati Uniti, Messico e Canada, più 3 uscite dalle qualificazioni che potrebbero essere, basandoci sui valori di oggi, Costarica, Giamaica e Panama. Da non dimenticare che 2 squadre su 48 usciranno da un playoff a 6 da cui sarà esclusa l’Europa (ma perché?) e ci sarà invece una squadra per confederazione, più una supplementare per la confederazione ospitante. In linea teorica, quindi, si rischia di avere un Mondiale con 16 squadre europee e 8 provenienti dalla CONCACAF: cioè la confederazione più corrotta degli ultimi trent'anni, base elettorale di Blatter e soci. La reazione di una UEFA sazia e soddisfatta della sua Champions League non c'è stata e questo autorizza cattivi pensieri, con i soldi veri direzionati verso il calcio dei club e un Europeo che in prospettiva potrebbe diventare il vero Mondiale, magari limitandosi ad invitare Brasile, Argentina e Uruguay. 

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