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Craiova, il nuovo Milan all'Universitatea

Craiova, il nuovo Milan all'Universitatea

Redazione

17.07.2017 ( Aggiornata il 17.07.2017 12:12 )

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L'esordio europeo del nuovo Milan di Bonucci, rifondato con un calciomercato pirotecnico, ci ricorda che una volta, dall’inizio degli anni Settanta al principio dei Novanta, esisteva una squadra che giocava, in un est europeo ancora quasi sconosciuto ai tifosi di calcio, una squadra con maglia bianca e bordi blu e che aveva tanta voglia di emergere in campo internazionale. Quella squadra si chiamava Universitatea Craiova e aveva giocatori di ottimo valore, fra i quali il portiere Silviu Lung (76 volte in Nazionale), il difensore Nicolae Ungureanu (poi passato alla Steaua e presente nella finale di Coppa Campioni nettamente persa contro il Milan nel 1989), il capitano Costantin Stefanescu (63 volte in Nazionale, con 1 vittoria in Coppa dei Balcani in finale contro la Jugoslavia nel 1980) e l’attaccante Rodion Camataru, indubbiamente uno dei migliori goleador nella storia del calcio rumeno, fagocitato poi nel 1986 dalla Dinamo di Bucarest. La voglia di emergere in campo internazionale portò questa squadra, pur priva di tradizione europea e quindi senza la sufficiente esperienza e malizia, ma piena di tanto ardore, ad arrivare addirittura a disputare la semifinale di Coppa UEFA nella stagione 1982/83, fermata solo da un Benfica colmo di talenti. Molteplici e blasonate sono state le vittime europee dei ragazzi “universitari”, fra le quali si annoverano la Fiorentina in ben due occasioni (nel primo turno di Coppa UEFA 1973/74 e 1981/82), gli inglesi del Leeds (sconfitti 2-0 sia in casa sia in trasferta nel 1979), i francesi del Monaco, in Coppa Coppe 1985/86, eliminati dopo aver subito un secco 3-0 in Romania, a seguito della vittoria ottenuta a Montecarlo per 2-0 e infine i turchi del Galatasaray in Coppa UEFA 1986/87. Seconda e ultima squadra italiana finora incontrata dalla formazione rumena nelle Coppe Europee è stata l’Inter di Bersellini, nel primo turno di Coppa dei Campioni 1980/81, qualificatasi grazie a una doppietta di “Spillo” Altobelli a San Siro e una rete di Carletto Muraro nel pareggio di Craiova. Ma la grande voglia di emergere e l’enorme spirito di sacrificio non possono bastare, se lotti contro il potere di una capitale come Bucarest, che ha come unico interesse quello di alimentare il duello fra Steaua e Dinamo, rafforzando sempre di più queste due squadre a discapito della crescita di tutto il sistema del calcio rumeno. Così, anno dopo anno, tutti i migliori giocatori sfornati dal club di Craiova dovettero approdare nelle file di una o dell’altra compagine della capitale e la squadra di Craiova non riuscì più ad emergere in campo nazionale e di conseguenza sparì anche a livello europeo, dopo l’ultima eliminazione in Coppa Intertoto 2001, subita dai cechi del Synot. Poi arrivarono tempi ancor peggiori, fin quando nel 2014 giunse il fallimento della società, decretato dal tribunale sportivo rumeno e oggi la squadra langue nel limbo delle serie dilettantistiche rumene. Nella stagione 2014/15 nasce, però, il CSU Craiova (Clubul Sportiv Universitatea Craiova), che partendo dalla Serie B rumena ottiene subito la promozione nella massima categoria. Riproponendo lo stesso simbolo (un leone) e gli stessi colori sociali e avendo riconquistato il posto che compete alla tradizione calcistica della città nella massima serie rumena, la nuova squadra di Craiova, a noi, amanti della storia del calcio e delle sue più genuine tradizioni, piace considerarla diretta discendente di quella descritta in precedenza, pur non potendone riconoscere i titoli sportivi. Fin dal 2015/16 il nuovo sodalizio si era teoricamente assicurato anche un posto in Europa grazie alla 5ª posizione ottenuta in quel campionato, che, curiosamente, non venne omologato dalla UEFA in quanto la nuova società non vantava almeno 3 anni di vita, come richiesto dal regolamento delle Coppe Europee. Tornano, quindi, in questa stagione 2017/18 gli “Universitari” in Europa e probabilmente non costituiranno un ostacolo insormontabile per i rossoneri, che, a loro volta, si riaffacciano nel panorama europeo dopo 3 stagioni di assenza, giusto 10 anni dopo il trionfo di Atene sul Liverpool in Champions League! (Statistiche di Marco D'Avanzo e dell'archivio storico di Soccerdata) Schermata 2017-07-17 alle 12.16.17

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