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Arsenal-Barcellona 2006 e la storia del calcio con la VAR

Arsenal-Barcellona 2006 e la storia del calcio con la VAR

Redazione

21.06.2017 ( Aggiornata il 21.06.2017 08:41 )

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La Confederations Cup in corso in Russia sta dimostrando che al di là di qualche secondo perso in più, rispetto al previsto, la VAR sta funzionando ed è prevedibile che in futuro il suo campo di azione si allarghi rispetto all'applicazione attuale: gol, calci di rigore, espulsioni dirette e scambi di persona. In futuro, appunto. Ma è chiaro che ogni squadra, anche le più grandi e vincenti, ha un passato di sconfitte ingiuste da vendicare o quantomeno da giustificare, quindi la storia del calcio con la VAR diventerà di sicuro un filone giornalistico di successo.

Fra i sostenitori della VAR c'è Arsene Wenger, che ha dichiarato che se questo aiuto tecnologico all'arbitro ci fosse stato già nel 2006 l'Arsenal avrebbe una Champions League nella sua bacheca. Quella finale di Parigi, a Saint-Denis, non è mai stata accettata da Wenger, che pure di belle sconfitte fra gli applausi del pubblico neutrale (unite alle tante vittorie) ne ha vissute tante, e non è difficile capire perché. Intanto i Gunners contro la squadra allenata da Rijkaard giocarono quasi tutta la partita in dieci, per l'espulsione di Lehmann al 18' dovuta a un fallo su Eto'o, lanciato in porta (sul filo di un fuorigioco mai chiarito) da un geniale assist di Ronaldinho. Sostituzione immediata di Pires con il secondo portiere, Almunia, e Arsenal alle corde ma non troppo. Da ricordare che prima dell'espulsione di Lehmann sui piedi di Henry era capitata un'occasione enorme, ma l'attaccante francese aveva tirato addosso a Victor Valdes. Comunque il Barcellona, pur avendo in campo un'ottima e ispirata versione di Ronaldinho, creava poco e nemmeno poteva contare sulle invenzioni del giovane Messi, tenuto fuori dalla finale per infortunio. Addirittura Arsenal in vantaggio al 37', grazie a un colpo di testa di Sol Campbell su punizione battuta da Henry. Da ricordare nel finale di tempo un palo di Eto'o, ma non sembrava in ogni caso una partita undici contro dieci.

Nell'intervallo Rijkaard tolse Edmilson, difensore che lui faceva giocare a centrocampo, buttando nella mischia Iniesta: la manovra del Barcellona ovviamente migliorò, ma l'Arsenal continuava a giocare meglio ed ebbe almeno tre occasioni per il 2-0 con Hleb, Henry e Ljungberg. La mossa decisiva e imposta dalla disperazione fu buttare in campo Henrik Larsson al posto di Van Bommel: lo svedese fece l'assist sia a Eto'o per l'1-1 a 14 minuti dalla fine sia a Belletti all'81' (con Almunia quasi totalmente colpevole, vista la posizione da cui fu scagliato il tiro). Così Wenger oggi: "Nell'occasione del gol del pareggio Eto'o era in fuorigioco e la situazione sarebbe stata sanzionata senza alcun dubbio dalla VAR. Per quel gol da annullare ho perso quello che sarebbe stato il trofeo più importante della mia carriera". Un fuorigioco difficile da sanzionare live per la dinamica dell'azione ma molto netto già al primo replay. E quindi? Viva la tecnologia, con buona pace della nostalgia: verrà il giorno in cui rideremo di tante partite falsate del passato, per il momento chi le ha perse si arrabbia ancora di più.

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