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Il prezzo di Donnarumma

Il prezzo di Donnarumma

Redazione

20.06.2017 ( Aggiornata il 20.06.2017 11:10 )

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Uno degli aspetti più interessanti del caso Donnarumma, comunque vada a finire, è l'avere evidenziato che molti top club europei del 2017 non hanno un portiere all'altezza del resto della rosa, come se questo ruolo fosse poco più che complementare e i soldi veri andassero spesi soltanto per giocatori 'veri', a partire dagli attaccanti. Non è una teoria da bar, ma anche di molti direttori sportivi che al di là del risultato del campo ritengono (spesso a ragione) che in certi ruoli sia più facile fare plusvalenze. Nella storia del calcio italiano, traducendo tutto in euro, soltanto in 7 (!) casi un portiere è stato valutato più di 10 milioni, cifra con cui oggi si fa fatica a prendere una punta che sposti i valori in serie B. Fuori categoria un 23enne Gigi Buffon, che nel 2001 passò dal Parma alla Juventus per circa 52 milioni, nella stessa estate in cui Francesco Toldo andò dalla Fiorentina all'Inter per circa la metà del prezzo di Buffon. Figli davvero di un'altra epoca i 21 milioni di Sebastien Frey, che nel 2003 passò dall'Inter al Parma, così come i 19 milioni di Angelo Peruzzi dalla Juventus all'Inter, fortemente voluto da Lippi, nel 1999. Già più comprensibili i 15 pagati sempre dall'Inter all'Udinese per Samir Handanovic nel 2012 e i 14 del 2001 per Ivan Pelizzoli (dall'Atalanta alla Roma). Il settimo ed ultimo portiere ad essere valutato dal calcio italiano più di 10 milioni di euro è Edwin Van der Sar, che nel 2001 La Juventus vendette al Fulham proprio per questa cifra. L'avvertenza è ovviamente che tutte le somme vanno rapportate al potere d'acquisto nella propria epoca, ma pensando ad altri grandi trasferimenti di portieri titolari in Nazionale (Dino Zoff dal Napoli alla Juventus, Giovanni Galli dalla Fiorentina al Milan, Gianluca Pagliuca dalla Sampdoria all'Inter) si può notare come sempre nella storia i portieri siano stati sottovalutati. Nell'estate 1972 Zoff arrivò in bianconero con la Juventus che diede al Napoli 320 milioni di lire, Carmignani e il prestito di Damiani. Galli nell'estate 1986, quella del Mondiale messicano (sue riserve erano Tancredi e Zenga) passò dalla Fiorentina al primo Milan di Berlusconi per 5 miliardi di lire. Nell'estate 1994 Pagliuca prese il posto di Zenga all'Inter, dietro pagamento di circa 8 miliardi. Anche rapportando questi soldi al potere d'acquisto della loro epoca si sta molto sotto ai 10 milioni di euro di oggi: guardando all'indice del costo della vita la valutazione di Zoff oggi corrisponderebbe a circa 3 milioni di euro, quella di Galli a 6 e quella di Pagliuca a 7. Altri tempi, certo. Ma anche ai loro tempi questi grandi portieri venivano valutati molto meno di giocatori di pari valore in altri ruoli. Che ci sia qualcuno disposto a spendere 50 milioni per una certezza, non più una promessa, come Donnarumma è il segnale che qualcosa è cambiato dopo gli anni del 'portiere ultimo difensore' che hanno portato ad alto livello gente inadeguata.

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