Europeo Under 21, la più brutta formula di sempre

Non solo Donnarumma. L'Italia di Gigi Di Biagio ha iniziato il suo Europeo Under 21 battendo 2-0 la Danimarca con i gol di Pellegrini e Petagna, in un girone difficile dove ci sono anche Germania e Repubblica Ceca (i tedeschi hanno esordito vincendo anche loro 2-0). Al turno successivo va soltanto la prima classificata, con le possibilità della seconda legate soltanto al confronto con le seconde degli altri due gironi in base, nell'ordine, ai seguenti criteri: punti, differenza reti, gol segnati, disciplina, coefficiente UEFA. Al di là della follia di confrontare punteggi ottenuti contro avversari diversi, la cervelloticità della formula si manifesta anche nei criteri per stabilire a parità di punti chi è la prima nel girone. Uno scenario possibile è che nella prossime partite Italia e Germania battano con lo stesso punteggio, mettiamo 1-0, Repubblica Ceca e Danimarca. A questo punto nell'ultima partita, scontro diretto, si giocherebbero il primo posto. In questo caso non si terrebbe conto di disciplina e coefficienti UEFA, in caso di pareggio, ma si andrebbe a battere i calci di rigore. Ecco, i calci di rigore nel girone effettivamente mancavano... una cosa un po' da Trofeo TIM, che però non ha sollevato grandi proteste. Meglio comunque i rigori, che sono un gesto tecnico e non una lotteria, di altri criteri. Tutto nasce chiaramente dalle 12 squadre alla fase finale, per la prima volta nella storia, frutto delle tendenza al gigantismo di tutte le competizioni. A questo punto meglio 16 squadre, oppure 8 come si è fatto dal 1994, prima edizione strutturata a torneo, con una nazione ospitante le fasi finali, fino al 2015. Ci si arriverà di sicuro, perché più nazionali possano sognare e ancora più nazioni possano votare in un certo modo.