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FIFA, l'ora del tempo effettivo

FIFA, l'ora del tempo effettivo

Redazione

17.06.2017 ( Aggiornata il 17.06.2017 15:06 )

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La VAR consentirà di avere qualche polemica in meno, ma il calcio sarà migliorato davvero soltanto dall'introduzione del tempo effettivo e da una radicale riforma del fuorigioco. Così la pensa Gianni Infantino che sul tema fuorigioco ha mandato avanti Marco Van Basten, il quale lo abolirebbe del tutto, mentre per quanto riguarda il tempo fa abilmente filtrare anticipazioni per sondare le reazioni degli addetti ai lavori. 60 minuti, due tempi da 30, di gioco effettivo: questa l'innovazione più grossa allo studio della commissione tecnica dell'IFAB, secondo lo scoop del Times basato sulle rivelazioni. di David Elleray. Ex arbitro di fama internazionale e in Inghilterra un vero personaggio (memorabile il suo rapporto con Roy Keane, da lui espulso quattro volte), Elleray ha spiegato che le innovazioni (peraltro tutte da discutere a approvare, ma avendo il presidente della FIFA a sostenerle è tutto più facile) vanno in una duplice direzione: rendere più continuo il gioco e migliorare il comportamento dei giocatori, aspetti fra l'altro spesso legati. Altre innovazioni allo studio riguardano infatti la riforma dei calci di rigore (si potrà segnare solo in forma diretta, non più anche sulla parata del portiere: se no alla lettera del regolamento attuale il 90% sarebbe da ripetere), penalizzazioni pesanti per chi mette pressione all'arbitro (di solito i giocatori delle squadre tradizionalmente più potenti e arroganti, nei rispettivi contesti), la possibilità per il portiere di passare il pallone, dovendo battere una punizione o un calcio di rinvio, anche dentro l'area (lo spirito è limitare i palloni calciati a casaccio) e tante altre idee, che presto saranno ufficializzate con l'obbiettivo di metterle a regime per il Mondiale del 2022, ovunque lo si giochi. Insomma, la VAR è stata soltanto un primo passo e nemmeno il più importante perché all'atto pratico è stata 'chiamata' soltanto nel 25% delle partite oggetto della sperimentazione. Le prossime novità incideranno molto più in profondità sulla natura del calcio, ma non bisogna averne una paura preconcetta se si pensa a quanto, per esempio, il divieto per il portiere di raccogliere di mano il passaggio di un suo difensore (parliamo del 1992, sembra ieri), osteggiato da tanti allenatori e commentatori, abbia cambiato l'atteggiamento offensivo di tutti e fatto quasi scomparire una certa categoria di difensori.

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