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Preziosi senza il rischio retrocessione

Preziosi senza il rischio retrocessione

Redazione

21.02.2017 ( Aggiornata il 21.02.2017 09:41 )

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L'esonero di Juric e l'ingaggio di Andrea Mandorlini per la panchina del Genoa sono due classici colpi alla Preziosi, con allenatori low cost e soprattutto senza la pretesa di imporre acquisti, anche se magari qualcuno li venderà come mosse per tacitare la piazza. Come se i tifosi rossoblu non avessero notato le partenze a gennaio di Pavoletti (al Napoli per 18 milioni), Rincon (alla Juventus per 8) e Ocampos (prestato al Milan per 500.000 euro), a fronte di arrivi di livello inferiore, con tutto il rispetto per Morosini e Beghetto, e di infortuni gravi come quelli di Perin e Veloso. Considerando anche le operazioni estive, l'attivo di mercato del Genoa è vicino ai 30 milioni, stando a cifre ufficiali o paraufficiali. Insomma, con il Genoa Preziosi, uno degli uomini forti di una Lega il cui futuro è tutto da decidere (senza l'amico Galliani, se davvero il Milan cambierà gestione, cosa farà?), ci guadagna. Niente di male, buon per lui. Ma al di là delle opinioni, può essere interessante ricordare i mercati di riparazione effettuati dal suo Genoa negli ultimi anni. Nel gennaio 2016 Preziosi vendette Mandragora alla Juve e Iago Falqué alla Roma (anche in quella stagione l'attivo totale fu sui 30 milioni), in quella precedente a gennaio non fece molto ma l'attivo totale di mercato fu sui 15 milioni, nel 2013-14 fece poco con bilancio in sostanziale pareggio, mentre nel 2012-13 l'attivo totale di mercato fu sui 40 milioni grazie soprattutto alle cessioni di Palacio all'Inter, Destro alla Roma e Constant (a gennaio) al Milan. Complimenti quindi a Preziosi come imprenditore del calcio e valorizzatore di giocatori (plusvalenza da 15 milioni per Pavoletti e da 7,5 per Rincon, solo per citare i casi recenti), ma resta da capire quale sia il vantaggio per i tifosi del Genoa nel ripartire sempre da zero e per la serie A in generale nell'avere tante squadre 'medie' sicure di non retrocedere. Se lo chiede anche Juric, soltanto settimana scorsa, alla vigilia della trasferta di Pescara, definito 'Un grandissimo allenatore'. Da chi? Da Preziosi.

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