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Una serie A da retrocedere

Una serie A da retrocedere

Redazione

24.01.2017 ( Aggiornata il 24.01.2017 11:13 )

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Crotone, Palermo e Pescara sono già retrocesse in serie B, a 17 giornate (18 per Crotone e Pescara che devono recuperare una partita) dalla fine del campionato. Non lo dice solo la matematica, con le proiezioni su 38 giornate della attuale tragica media punti, ma anche la semplice osservazione delle partite e di una certa rassegnazione negli ambienti intorno a squadre che non potevano fare tanto di più. Il problema per la credibilità del campionato è evidente: dalla Fiorentina ottava in classifica, a 6 punti dalla zona Europa League, all'Empoli diciassettesimo con 11 punti di vantaggio sul Crotone terzultimo, ci sono 10 (per non dire 11, visto che l'Atalanta inevitabilmente avrà un calo) squadre che per praticamente metà campionato giocheranno amichevoli nemmeno tanto di lusso. Anche senza ipotizzare partite vendute e comprate, 'scansamenti', accordi per valorizzare gli attaccanti (meglio 3-3 di 0-0, come idea di base), si tratta di una bruttissima situazione, anomala anche per gli standard della serie A a 20 squadre. Format dopo oltre mezzo secolo tornato in vigore dalla stagione 2004-2005 che, va ricordato, non è stato frutto di scelte e strategie (per quanto sbagliate) della Lega ma del folle caso Catania della stagione precedente che cambiò la serie B e a cascata anche la A. Va poi detto che le televisioni non si sono certo opposte a questo gigantismo, del resto in linea con quello dei principali tornei nazionali d'Europa, visto che 2 squadre in più significano 4 giornate in più. A opporsi è il pubblico più vero, con tutto il rispetto per gli altri, cioè quello che va allo stadio: mentre scriviamo queste righe la media è di 21.647 spettatori a partita. Stupido confrontarli con i quasi 40.000 di metà anni Ottanta, quando la pay-tv non esisteva ed eravamo il punto di riferimento del mondo. Doveroso farlo con i 22.221 della scorsa stagione e con i 26.098 della stagione 2004-2005, la prima della nuova era a 20 squadre, con Sky e Mediaset Premium (alla sua prima stagione, fra l'altro) già a invadere i salotti degli italiani. In altre parole, in un decennio il mitico 'Prodotto serie A' ha perso il 20% dei suoi spettatori reali. Magari la soluzione è il ritorno alle 18 squadre, magari basterebbero i playoff o incentivi di vario tipo per le posizioni intermedie di classifica: le risposte possibili sono tante, ma intanto bisognerebbe almeno farsi le domande.

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