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Serie A, fatti e personaggi della 15ª giornata

Serie A, fatti e personaggi della 15ª giornata

Redazione

05.12.2016 ( Aggiornata il 05.12.2016 17:12 )

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La Juve stende l’Atalanta-rivelazione, il Napoli riprende la propria marcia sbrigando in pochi minuti la pratica contro l’Inter di Pioli, il Milan batte il Crotone nonostante gli ostacoli raffigurati dal vantaggio temporaneo degli ospiti con Falcinelli e dal rigore fallito da Niang. Ma l’impresa della giornata numero 15 di questo campionato è quella della Roma, che fa suo il derby con la Lazio grazie alle marcature di Strootman e Nainggolan e apre con tre punti preziosi il trittico Lazio-Milan-Juventus. La formazione di Inzaghi paga le leggerezze dei suoi singoli: disastroso Wallace in occasione del gol di Strootman, rivedibile Marchetti sulla botta da fuori di Nainggolan. E così, una partita da 0-0 si conclude invece 0-2. Entrambe arrivavano alla stracittadina in una buona condizione: più costante, la Lazio; con parecchie goleade, ma anche con qualche battuta a vuoto in più sul groppone, la Roma. Alla fine ha vinto la squadra con più qualità e che allo stato delle cose rimane la più attrezzata tra le possibili anti-Juventus, ammesso che qualcuno debba recitare questo ruolo. La Roma, di rischi ne ha corsi pochi, eppure la partita sembrava bloccata, corsa su un tangibile nervosismo, non placato ma anzi accentuato una volta sbloccato il risultato (sette ammoniti, l’espulsione dalla panchina di Cataldi, il velenoso post-partita, con la figuraccia a microfoni aperti del laziale Lulic). Una vittoria da grande squadra, per Spalletti. E un messaggio per la Juventus, che il giorno prima aveva ripreso a correre dopo lo scivolone di Genova: i Campioni d’Italia, in testa tanto nell’ambito domestico che in quello europeo, hanno ritrovato grinta e determinazione, facendo un sol boccone della sorprendente Atalanta di Gasperini. Alex Sandro, Rugani, Mandzukic: tre squilli e tanti saluti agli orobici e a quello che molti speravano fosse il Leicester d’Italia. Non lo sarà, l’Atalanta, ma la sconfitta non sposta di una virgola il campionato fatto finora: guai a buttarsi giù, adesso. Con l’Udinese si vedrà anzi il carattere della Dea dopo una sconfitta che ha interrotto il suo filotto. Quanto alle figure principali di giornata, impossibile non citare Zielinski (gol e assist contro l’Inter in una gara chiusa dopo cinque minuti grazie al suo doppio zampino), Mandzukic (migliore in campo per la Juventus in una partita in cui ha fatto sia l’attaccante che il difensore), Barreto (rinato con Giampaolo: dal flop totale della scorsa stagione a elemento imprescindibile), Caprari (suo il gol all’ultimo minuto che ha permesso al Pescara di muovere la classifica ed evitare il ko con il Cagliari) e Babacar (suo il gol che ha permesso alla Fiorentina di tornare a vincere in casa e di battere il nuovo Palermo di Corini).  I volti di giornata hanno tutti la faccia del gol. Giovanni Del Bianco

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