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Italia-Germania 0-0: bene i giovani azzurri. De Rossi: "Più dell'età, conta la testa"

Italia-Germania 0-0: bene i giovani azzurri. De Rossi: "Più dell'età, conta la testa"

Redazione

16.11.2016 ( Aggiornata il 16.11.2016 10:04 )

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D'accordo, Italia-Germania non è stato un match con le squadre a pieno organico. Il risultato non si è mosso dallo 0-0, ma la prestazione azzurra fa ben sperare per il proseguimento del ciclo Ventura, i cui giovani hanno fornito risposte molto interessanti. Grazie ad atteggiamento e personalità i tedeschi sono stati resi inoffensivi, con l'Italia che avrebbe meritato la vittoria e ha colpito un palo con Belotti: la punta del Torino e la sua intesa con Immobile stanno diventando un patrimonio da salvaguardare. Il selezionatore italiano ha messo in campo un inedito 3-4-3, affiancando Éder a Belotti-Immobile. Germania schierata invece con il 3-4-2-1 e tanti giovani prospetti. Buffon si oppone due volte ai tentativi di Goretzka (12° e 20°), in mezzo Rugani (13°) prova a sorprendere Leno che alza in corner. Buona chance per gli azzurri al 25°: splendido lancio in verticale di De Rossi per Immobile, che a tu per tu con il portiere calcia però sul fondo. Buffon vigila con tranquillità sul destro di Gündogan (31°), poi Zappacosta (41°) si oppone bene in scivolata ad un'altra conclusione tedesca. All'intervallo entrano Donnarumma ed Astori da una parte e Tah dall'altra. Ecco Belotti, che prova da fuori area con il destro (49°): palla sul fondo. Lo stesso attaccante del Torino si produce in una grande giocata al 55°, quando "sfonda" sul centro destra ai danni di Mustafi e Tah chiedendo un rigore però inesistente. 7 minuti più tardi viene annullato un gol di Volland agli ospiti, che beffa Buffon da due passi su cross di Kimmich ma si trova in leggero fuorigioco: in realtà qualche dubbio resta. Altra chance azzurra con il neo-entrato Bernardeschi, che beneficia dell'ennesima combinazione tra Immobile e Belotti, ma calcia di sinistro (71°) tra le braccia di Leno che blocca a terra. Volland non si arrende e cerca di sorprendere il numero 1 italiano al 73°, ma il suo mancino si spegne a lato. L'ultima azione degna di nota - la più pericolosa dell'intera gara - vede ancora protagonista Belotti, che aggira in area Mustafi e spara un diagonale di destro che colpisce il palo (82°) a Leno battuto: peccato. La sensazione è quella di una vittoria che sarebbe stata meritata, ma va bene così. La linea verde di Ventura sta pagando e ciò rappresenta un ottimo biglietto da visita per il futuro della Nazionale. Dall'altra parte la Germania è stata tenuta a bada molto bene. Si è sentita tanto la mancanza dei piedi buoni di Özil e Kroos, in una squadra sperimentale. Vediamo il rendimento degli azzurri. Buffon (6,5) ha controllato bene i rari attacchi avversari. La difesa a tre comandata da Bonucci (6) non ha commesso sbavature e ha messo in mostra la personalità di Rugani (6,5) e Romagnoli (6): ottime notizie in prospettiva del ricambio generazionale. Astori (6) si è ben disimpegnato dopo l'ingresso a metà gara. In mediana la confortante conferma di Zappacosta (7), attento in copertura e senza paura nel puntare l'avversario per andare al cross. Sull'altra corsia un po' più in ombra Darmian (5,5), ancora non al meglio. Al centro, dinamismo e sacrificio da parte di Parolo (6,5) ed una prova maiuscola di De Rossi (7,5), parso in grande spolvero. Nel reparto offensivo bella conferma della coppia Belotti (8)-Immobile (7): le due punte si cercano e si trovano spesso, mettendo in apprensione gli avversari in velocità e di forza. Per il loro attuale stato di forma, peccato che la gara con la Spagna sia tra 10 mesi... sarebbe stato meglio domani. Éder (6) si è dannato l'anima come al solito, ma non riesce più ad incidere in zona gol perché gioca sempre più lontano. Buona personalità per Bernardeschi (6), che però ha sciupato una ghiotta chance. Spazio nel finale anche per Zaza (n.g.) e Sansone (n.g.). Milano (Italia), Stadio Giuseppe Meazza, 15 novembre 2016 Italia-Germania 0-0 Italia (3-4-3): Buffon [C] (46° Donnarumma); Rugani, Bonucci, Romagnoli (46° Astori); Zappacosta, Parolo, De Rossi, Darmian; Éder (68° Bernardeschi), Belotti (88° Sansone), Immobile (89° Zaza). (In panchina: Perin, Izzo, De Sciglio, Antonelli, Cataldi, Bonaventura, Candreva, Verratti, Gagliardini, Insigne, Pavoletti, Lapadula). Commissario Tecnico: Gian Piero Ventura. Germania (3-4-2-1): Leno; Höwedes, Mustafi, Hummels (46° Tah); Kimmich, Rudy, Weigl (70° Götze), Gerhardt; Goretzka (60° Gnabry), Gündogan; Müller [C] (60° Volland). (In panchina: ter Stegen, Hector, Henrichs, Meyer, Gómez). Commissario Tecnico: Joachim Löw. Arbitro: Soares Dias (Portogallo). Note: ammoniti Hummels (61°), Gündogan (84°); minuti di recupero: primo tempo 0, secondo tempo 3; spettatori 48.700. Gian Piero Ventura (C.T. Italia): "Accettiamo il risultato, anche se sappiamo che non abbiamo concesso nulla alla Germania. Al di là del palo di Belotti abbiamo creato tanto, peccato non averlo sfruttato al meglio. Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, sono soddisfatto: in questi pochi mesi abbiamo più volte cambiato modulo, però c'è sempre stata una risposta da parte dei ragazzi. Leggendo tra le righe, il futuro è roseo. Cancellerei finora solo 'quel' quarto d'ora contro la Macedonia". Daniele De Rossi (centrocampista Italia): "Per carità, non c'era da vendicare nessuna sconfitta passata. Solo confermare i passi avanti e lo abbiamo fatto. Buona gara e buon atteggiamento. Ora siamo immersi in questa nuova avventura: ma credo che non conti l'età dei protagonisti, piuttosto la capacità di calarsi nell'atmosfera di questa Nazionale". Marco Parolo (centrocampista Italia): "Oggi contava la prestazione. Abbiamo lottato alla pari con la Germania, siamo stati bravi a gestire la palla e a pressarli alti: stiamo crescendo, abbiamo cambiato mentalità e disponiamo di giovani di grande personalità".    Fabio Ornano @fabio_ornano  

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