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Germania ai raggi-x: gli avversari degli azzurri

Germania ai raggi-x: gli avversari degli azzurri

Redazione

14.11.2016 ( Aggiornata il 14.11.2016 11:56 )

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Una delle cosiddette classiche del calcio mondiale, che a prescindere dal momento storico e dalla posta in palio rappresenta da sempre un appuntamento affascinante: martedì sarà di nuovo Italia-Germania. Le due compagini si affronteranno per la 35ª volta nella loro storia. Il bilancio parla finora di 15 vittorie azzurre, 11 pareggi e 8 successi tedeschi. Il precedente più recente risale ai quarti di finale di Euro 2016, con la bruciante vittoria della Nationalmannschaft ai rigori a Bordeaux il 2 luglio scorso. Ecco il profilo del prossimo avversario degli azzurri. Ai vertici mondiali. C'è poco da girarci attorno: la selezione tedesca è una delle grandi potenze del movimento calcistico mondiale. Proprio insieme all'Italia è la squadra che ha conquistato più Coppe del Mondo (4: 1954, 1974, 1990 e 2014) dietro al Brasile e detiene il record di Campionati Europei vinti (3: 1972, 1980 e 1996). Germania vuol dire garanzia di successo, difficilmente non arriva almeno in semifinale a tutti i grandi appuntamenti. A causa degli eventi storico-politici del Novecento ha visto la propria attività internazionale divisa tra Germania Est (1952-1990), Saar (1950-56) e Germania Ovest. La Germania unificata è nata dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Il calcio tedesco ha prodotto autentici fuoriclasse in tutti i ruoli. Impossibile non citare Walter, Seeler, Beckenbauer, Gerd Müller, Rummenigge, Matthäus. Il Commissario Tecnico. Joachim Löw, 56 anni, è stato un buon centrocampista offensivo in Bundesliga negli anni Ottanta. La sua carriera di tecnico è iniziata dove aveva concluso quella agonistica, in Svizzera. Poi il ritorno in patria ed esperienze in Turchia ed Austria, prima di diventare secondo di Jürgen Klinsmann sulla panchina della Germania. Dopo il 3° posto nel Mondiale casalingo del 2006, Löw è stato promosso Commissario Tecnico: la sua filosofia offensiva e la grande qualità della rosa hanno fruttato grandi risultati in questi 10 anni. Titolo iridato 2014, finalista a Euro 2008, 3° al Mondiale 2010, semifinalista a Euro 2012 e 2016. Spesso beccato dalle telecamere durante le sue particolari "grattatine" in panchina, si è pubblicamente scusato. La squadra. La Germania viene da un grande momento: nei 5 impegni successivi all'Europeo ha sempre vinto, con ben 18 reti segnate e nessuna incassata. Lo zoccolo duro della squadra è formato da senatori ancora giovani (Thomas Müller, Khedira, Neuer, Hummels, Kroos, Özil), attorniati da emergenti che garantiranno un futuro ancora roseo alla Germania. Alcune stelle non fanno parte di questa tornata di convocazioni, tra infortuni e scelte tecniche. Löw ha chiamato diversi ragazzi di talento per fargli fare esperienza. Tra questi Gnabry, che nell' 8-0 rifilato a San Marino ha debuttato in Nazionale con una tripletta: un esordio simile si era verificato l'ultima volta con Dieter Müller 40 anni fa. La rosa. PORTIERI: Bernd Leno (04.03.1992, Bayer Leverkusen), Marc-André ter Stegen (30.04.1992, Barcellona - SPA). DIFENSORI: Shkodran Mustafi (17.04.1992, Arsenal - ING), Jonas Hector (27.05.1990, Colonia), Benedikt Höwedes (29.02.1988, Schalke 04), Mats Hummels (16.12.1988, Bayern Monaco), Yannick Gerhardt (13.03.1994, Wolfsburg), Sebastian Rudy (28.02.1990, Hoffenheim), Jonathan Tah (11.02.1996, Bayer Leverkusen), Benjamin Henrichs (23.02.1997, Bayer Leverkusen), Joshua Kimmich (08.02.1995, Bayern Monaco). CENTROCAMPISTI: Sami Khedira (04.04.1987), Serge Gnabry (14.07.1995, Werder Brema), Leon Goretzka (06.02.1995, Schalke 04), Max Meyer (18.09.1995, Schalke 04), Thomas Müller (13.09.1989, Bayern Monaco), Julian Weigl (08.09.1995, Borussia Dortmund), Kevin Volland (30.07.1992, Bayer Leverkusen), Ilkay Gündogan (24.10.1990, Manchester City - ING). ATTACCANTI: Mario Götze (03.06.1992, Borussia Dortmund), Mario Gómez (10.07.1985, Wolfsburg). Probabile formazione. (4-2-3-1): ter Stegen; Henrichs, Kimmich, Hummels, Hector; Khedira, Gündogan; Müller, Götze, Gnabry; Gómez. [gallery size="medium" ids="36982,36977,36978,36980,36976,36979,36975,36981,36974,36972,36973,36970"] Fabio Ornano @fabio_ornano  

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