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Leicester, i protagonisti dell'impresa

Redazione

03.05.2016 ( Aggiornata il 03.05.2016 07:01 )

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Una vittoria dal sapore antico, quella del Leicester, con soli quattordici giocatori utilizzati per più di venti partite. Aspettando di vedere Gary Lineker condurre la puntata di “Match of the day” in mutande (questa la penitenza per la sua scommessa persa), tiriamo le somme sui personaggi che hanno scritto una delle più belle pagine della storia del calcio e rendiamo omaggio a quelli che sono stati gli uomini-simbolo di questa incredibile cavalcata. N’GOLO KANTÉ Alex Ferguson lo ha incoronato il miglior giocatore della stagione per distacco. Motorino inesauribile, è stato la vera chiave della squadra. Morde, recupera palloni, dà equilibrio, non si stanca mai: il sogno di ogni allenatore. Di lui si dice: “Il 70% del pianeta è coperto d’acqua. Il restante 30% lo copre Kanté”. Fino a tre stagioni fa giocava nella seconda divisione francese. Oggi è considerato il miglior rubapalloni in circolazione. JAMIE VARDY L’uomo della stagione. Il terminale d’attacco capace di passare in poche stagioni dalla fabbrica al record di reti consecutive in Premier League (ha superato Van Nistelrooij segnando undici partite di fila), dai campi della Conference (la quinta serie inglese) alla maglia della nazionale.  In una stagione irripetibile, ha trovato spazio anche per un gol di tacco segnato alla Germania.Ventidue gol segnati in questa Premier, lo rivedremo in Francia all’Europeo. Un trascinatore con un furore agonistico fuori dal comune. RIYAD MAHREZ Comprato per 400.000 sterline, Mahrez è entrato al Leicester in punta di piedi. Ora è una delle stelle del calcio inglese, tanto da essere stato incoronato “Giocatore dell’anno”, primo africano a fregiarsi di tale premio. A lui Ranieri ha dato libertà d’azione. Sprigionando la sua classe, Mahrez ha inventato le più belle giocate della squadra, trovando un feeling pazzesco con Jamie Vardy. Partendo dalla fascia e accentrandosi, ha confezionato assist e  gol pesanti (diciassette reti segnate, vicecannoniere della squadra). Memorabile la tripletta allo Swansea lo scorso dicembre. In inverno i rigori sbagliati contro Bournemouth e Aston Villa sono costati quattro punti al club: è stato bravo a non smarrirsi. WES MORGAN Il capitano. Una roccia. Un tir. Con Huth ha formato una splendida coppia di centrali difensivi. Segna il primo gol della stagione alla trentaduesima giornata: un colpo di testa valso l’1-0 al Southampton. Una volta sbloccatosi, ha replicato con la rete che di fatto ha consegnato il titolo alla squadra: quella dell’1-1 messa a segno all’Old Trafford. KASPER SCHMEICHEL Figlio d’arte, ha condotto una stagione degna del padre Peter, stella del Manchester United degli anni Novanta. Decisivo con molte parate basse, ha fatto spesso ripartire l’azione con i suoi rinvii lunghissimi. Assieme a Morgan, è l’unico che ha giocato tutti i minuti del campionato. DANNY DRINKWATER Altro uomo nuovo del football inglese è questo centrocampista di scuola Manchester United, alla seconda stagione in Premier League. Praticamente perfetto, si è integrato a meraviglia con Kanté e si è guadagnato la chiamata della nazionale inglese, debuttando contro l’Olanda lo scorso marzo. CLAUDIO RANIERI “Claudio Ranieri? Really?”. Il tweet di Gary Lineker al momento del suo ingaggio non fu proprio un'affettuosa dimostrazione d’entusiasmo. Ranieri veniva da una terribile esperienza come Ct della Grecia e non godeva in quel momento di grande credito. In un anno, il tecnico romano ha capovolto i giudizi negativi, portando al titolo un team che si era salvato a fatica la scorsa stagione. È il terzo italiano ad imporsi in Inghilterra (gli altri sono Ancelotti e Mancini). Un trionfo meritato per un uomo perbene e per un allenatore che in carriera non era mai riuscito a vincere un massimo campionato, limitandosi alla piazza d’onore. Incredibile che sia riuscito ad ottenere a Leicester ciò che è sfuggito in piazze ben più blasonate. Non è mai tardi per entrare nella storia. Giovanni Del Bianco

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