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Serie A, promossi e bocciati della 25ª giornata

Serie A, promossi e bocciati della 25ª giornata

Redazione

15.02.2016 ( Aggiornata il 15.02.2016 12:15 )

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PROMOSSI SIMONE ZAZA Subentra a uno spento Morata e cambia la gara. Un guizzo a due minuti dalla fine decide la supersfida della 25ª giornata. Il gol dell’ex attaccante del Sassuolo regala il primato alla Juventus (giunta alla quindicesima vittoria consecutiva) e fa scendere dal gradino più alto del podio il Napoli. Se la Vecchia Signora dovesse centrare il titolo, questo sarebbe considerato di certo il passaggio-chiave. ANDREA BARZAGLI Senza Chiellini e con Bonucci uscito anzitempo per infortunio, la difesa della Juve non ha sbandato grazie alla sicurezza mostrata dal numero 15, autore di un match praticamente perfetto. LEONARDO BONUCCI Si fa male dopo uno scontro con il compagno di squadra Khedira e nella ripresa deve abbandonare la battaglia. Nonostante un match a mezzo servizio, si rivela provvidenziale su Higuain, togliendogli il pallone dalla testa. MOHAMED SALAH Gol, assist, traversa: nella vittoria della Roma sul Carpi (quarto successo consecutivo), c’è il segno tangibile dell’egiziano. CIRO IMMOBILE Due reti per l’attaccante granata: prima trafigge Sorrentino dal dischetto (si era anche procurato il rigore), poi il giovane Alastra su azione. Il compagno di reparto Belotti si mangia un gol dietro l’altro, lui invece si rivela spietato. KEISUKE HONDA Chiama Perin ad una grande parata in avvio di gara, tiene in campo un pallone difficilissimo dal quale fa nascere il gol di Bacca per il punto dell’1-0 e infine segna con un tiro da 35 metri la rete del 2-0. Non segnava dall’ottobre 2014. DANIEL CIOFANI Due reti pesanti dell’attaccante ciociaro consentono al Frosinone di cogliere il primo successo esterno in campionato e di avvicinarsi alla Sampdoria, quartultima. DANILO CATALDI Il migliore in campo dell’anticipo di giovedì è il centrocampista laziale, in odore di azzurro. Firma due assist, quello per Matri e quello per Mauri, decisivi nella goleada dell'undici di Pioli. PAULO SOUSA Azzecca i cambi: da una conclusione di Zarate, entrato in campo per Tello, nasce il gol del 2-1 all’Inter, realizzato da Babacar, da poco in campo per Ilicic. La Fiorentina respinge gli assalti al terzo posti di Milan e Roma e allunga sull’Inter. ANDREA MASIELLO Aiutato anche dalla giornata no degli attaccanti doriani, l’atalantino giganteggia in difesa. Dalle sue parti, non si passa. MATTIA DESTRO Sigla l'ottavo gol di questa stagione (il primo fuori casa) ed è un centro decisivo. Il Bologna espugna Udine e sale a 33 punti. Da quando c'è Donadoni, una media-punti mostruosa per la squadra, e un'ottima media-gol per la punta. NICOLA SANSONE In un minuto, Chievo e Sassuolo rompono la noia del loro match. Al gol di Birsa, risponde un gioiello dell'attaccante emiliano. BOCCIATI GONZALO HIGUAIN Isolato, non viene mai servito a dovere. Riesce a uscire dalla gabbia al 35’, ma proprio quando sta per colpire di testa a due passi da Buffon, spunta il piede di Bonucci a togliergli la possibilità di colpire. MAREK HAMSIK Il grande assente della partita dello Stadium è lui. Non riesce a mettere in moto Higuain. ANTONIO RÜDIGER La Roma passa a Modena, ma l’ennesimo errore del difensore tedesco stava per costare caro. EROS PISANO Si perde Matri sul gol dello 0-1 e da lì in poi la difesa dell’Hellas fa acqua, incassando cinque reti. VINCENZO MONTELLA La Sampdoria non sa più vincere. I numeri sono impietosi nei confronti del proprio allenatore: in dodici gare ha raccolto nove punti (0,75 a partita. Quella di Zenga era 1,33). Questa volta la difesa non commette errori, ma è l’attacco a non avere spunti. MAURIZIO ZAMPARINI A Palermo continua a regnare il caos-allenatori; la sequenza stagionale, ad ora, recita: Iachini, Ballardini, Viviani (in rappresentanza di Schelotto), Tedesco (anch'egli in rappresentanza dell'argentino), Bosi. Il responsabile di tutto questo è ovviamente il presidente rosanero, che continua a divorare tecnici, con tanti saluti a una programmazione seria. GIANCARLO GONZALEZ Partita da dimenticare. I dialoghi tra Immobile e Belotti gli guastano il pomeriggio. In più, segna l'autorete dell'1-2, bissando quella della gara d'andata. Giovanni Del Bianco

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