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Il calciomercato triste di El Shaarawy

Il calciomercato triste di El Shaarawy

Redazione

02.02.2016 ( Aggiornata il 02.02.2016 11:00 )

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Quello appena concluso è stato il più triste calciomercato di riparazione della storia moderna, non a caso quasi tutte le squadre pensano di essere la fantomatica 'regina del mercato'. Lo pensa la Roma, come se Perotti fosse più forte di Gervinho ed El Shaarawy non fosse stato l'indesiderato per eccellenza degli ultimi mesi (nessuno ha mai spiegato esplicitamente il perché, visto che quando è al meglio è da Nazionale). Lo pensa l'Inter, che con Eder ha aggiunto un colpo a sensazione (per il livello della A) in un contesto privo di gioco e bisognoso soprattutto di un centrocampista ordinato: i quattro acquisti chiesti da Mancini a Thohir si sono alla fine ridotti a uno, le azioni dimostrative fatte con certe scelte sulle fasce (esempio: Santon tolto dalla naftalina per il derby) non sono servite. Lo pensa la Juventus, che ha rastrellato o opzionato giovani in prospettiva futura anche se il solo Mandragora sembra avere la taglia per stare nella rosa bianconera. Lo pensa il Napoli, con l'incredibile operazione Grassi, un ragazzo sopravvalutato dopo poche presenze fra i professionisti (poi anche sfortunato, ma questo non c'entra): classica mossa tanto per dire 'Non siamo stati fermi'. Lo pensa anche il Milan, come se Boateng non fosse stato ingaggiato per pubbliche relazioni e Luiz Adriano invece che una scelta non fosse stato un rifiuto del brasiliano nei confronti del terzo mondo calcistico. Molto movimento alla Fiorentina, ma nessun reale impatto sugli undici titolari fatta eccezione per Tello, che da anni sembra sul punto di fare il salto di qualità. Insomma, a livello di scudetto-Champions-Europa League non è stato spostato alcun valore e chi aveva operato bene l'anno scorso continua ad essere più forte. Molto più interessanti i movimenti in basso. Il Genoa ha rimescolato le carte fra entrate ed uscite, forse Cerci e Suso nella lotta per la salvezza possono spostare. La Sampdoria dopo aver perso Zukanovic ha aggiunto qualità ma non certo guerrieri, Quagliarella è comunque senz'altro un colpo. Molto attiva anche l'Atalanta, che ha rivoluzionato l'attacco lasciando Denis e ingaggiando Diamanti e Borriello, mentre il resto è stato carne da trasmissione televisiva, con gli uomini-mercato di Sky, Mediaset e Sportitalia quasi sempre più popolari dei calciatori citati nei loro collegamenti. Poi il tifoso medio si offende e invita ad aspettare un anno prima di giudicare (nel frattempo sul sito pubblichiamo soltanto foto). E quindi? Questa finestra di mercato dura troppo, ma soprattutto è troppo in avanti rispetto alla stagione: sempre in meno vogliono fare un investimento per tre mesi di partite, di cui al massimo due veri, per poi magari trovarsi in casa un invendibile. Non siamo rimpiangitori professionisti del calcio del passato, senz'altro più brutto e disonesto di quello attuale, ma i tre giorni di mercato a novembre non erano una cattiva idea. Twitter @StefanoOlivari

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