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Zaza, Insigne e Conte: tre uomini e una gamba

Zaza, Insigne e Conte: tre uomini e una gamba

Redazione

07.01.2016 ( Aggiornata il 07.01.2016 11:55 )

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Le logiche di mercato hanno portato a una considerazione. Zaza è il quarto attaccante della Juventus, alle spalle di Dybala (e chi lo tocca più, ormai), Mandzukic (anche lui in crescendo rispetto alla prima parte di stagione) e Morata (in calo, ma sempre Morata è). Fin qui nulla di strano perché dietro quei 3 finirebbero buona parte dei protagonisti dei reparti avanzati di Serie A. Un po' curioso, invece, il fatto che l'ex Sassuolo abbia una media gol impressionante, uno ogni 63 minuti di gioco. Ancora più bizzarra la situazione che lo vede essere tra i pretendenti a una maglia da titolare con la Nazionale ai prossimi Europei. Chi è in errore, quindi? Conte che pesca tra le riserve del campionato o Allegri che lascia in panchina gente che meriterebbe di scendere in campo con più continuità? Dell'infausto destino del movimento italiano ne abbiamo già ampiamente discusso (la coppia Pellé-Eder sulla carta non pare aver poi così tanti intenti bellicosi), del futuro di Zaza no. Champagne a colazione per la società se decide di restare a Torino, rosso d'annata per lui se decide di lanciarsi in una nuova avventura - sicuramente temporanea - per conquistare uno dei posti francesi. Sperando non sia il Crystal Palace. In un mercato ormai giocato al rialzo perché privarsi della possibilità di ambire a qualcosa di più interessante? Con il massimo rispetto per il club londinese. 13 giugno 2016, Stade des Lumières (impianto del Lione), Belgio-Italia. Sarebbe una follia ipotizzare già da adesso l'undici iniziale del nostro ct, ma un consiglio potremmo pure dispensarlo. Almeno tra i 23. La fisionomia fiabesca con la quale Insigne ha aperto il nuovo anno non dovrebbe lasciare molto spazio ai dubbi. Il pratone del San Paolo pareva la chilometrica spiaggia di Copacabana e le sue giocate quelle fatte in tutta tranquillità in una 'tedesca' tra amici (in alcune parti d'Italia il gioco è conosciuto come 'scalare'). Bene, Conte. Fare a meno di Insigne si può, fare a meno della creatività no. Ergo... @damorirne

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