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Roma, né risultato né gioco

Roma, né risultato né gioco

Redazione

10.12.2015 ( Aggiornata il 10.12.2015 09:46 )

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Missione compiuta. Zoppicando, respirando affannosamente ma - come dice Garcia - con 24 tiri in porta. Ed è un peccato non aver chiuso il girone con una vittoria, perché in fin dei conti è stata una grande Roma. Gioco sviluppato sempre in orizzontale, improduttivo e insicuro. Ciao al pressing, squadra bassa e l'incolpevole Dzeko incastrato in solitaria nella metà campo bielorussa. Ammirevole la viltà giallorossa del primo tempo che, da ottima padrona di casa, non pensa minimamente di dover imporre il proprio ritmo, lasciando entrare in partita gli avversari. A buon ragione, aggiungeremmo: siam mica qui ad aspettare che il Barça faccia il suo dovere. Geometrie scolastiche, da prima elementare, mai un qualcosa fuori dagli schemi, uno slancio di creatività per uscire dal sottoprodotto che la Roma dell'ultimo periodo è diventata. Cala il sipario sulla lavagna tattica, da brividi il posizionamento degli undici nel corso della gara. Spesso e volentieri fuori posizione, Iago alla Messi - ora a destra, ora al centro, ma tutto senza alcun criterio logico - e a un certo punto uno scambio di domicili innaturale e confusionario: Florenzi resta alto, l'ex Genoa scende a fare la mezz'ala, si pesta i piedi con Nainggolan e Manolas esce lasciando Rüdiger in balia degli attaccanti del BATE. Passare il turno con 6 punti, una sola vittoria e 16 reti subite è da provinciali. Adesso la stagione è tutta in salita, ma la sarebbe stata anche con la retrocessione in Europa League, piena zeppa di squadre - non solo le deluse dalla Champions - che al momento sono parecchio più avanti rispetto ai ragazzi di Garcia. Obiettivo centrato, tirando la carretta. Che messaggio è? È una di quelle situazioni in cui non si può nemmeno dire "il risultato conta più del gioco" perché il risultato non è arrivato e non arriva ormai dal mese scorso. La sfida contro il Napoli al San Paolo, in programma domenica, diventerà l'apice delle memorie che il tecnico francese ha cominciato a scrivere da quando è arrivato nella capitale. Comunque vada, sarà decisiva. @damorirne

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