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I precedenti tra Italia e Norvegia

Redazione

13.10.2015 ( Aggiornata il 13.10.2015 16:43 )

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È raro che due compagini si affrontino nello stesso turno di un Mondiale, nello stesso impianto, a distanza di sessant’anni e che la partita finisca con la vittoria di misura da parte della stessa squadra. La combinazione si è verificata tra Italia e Norvegia nei Mondiali del 1938 e del 1998, entrambi disputati in Francia. I cammini degli azzurri e degli scandinavi si sono incrociati due volte agli ottavi di finale e tutte e due le volte al Vélodrome di Marsiglia. Nel ‘38, l’incontro terminò 2-1 per l’Italia di Vittorio Pozzo, destinata a concedere il bis del successo di quattro anni prima in casa. Segnarono Pietro Ferraris, e ai supplementari Silvio Piola. In mezzo il momentaneo pari di Arne Brustad. Nel ‘98, l’Italia di Cesare Maldini, dopo aver concluso in testa il proprio girone, affrontò la Norvegia in un ottavo di finale ostico e terminato 1-0 grazie a un gol di Bobo Vieri al 18’ del primo tempo. Ad oggi è l’ultima gara in un Mondiale per la Norvegia, che in tre partecipazioni complessive ha sempre affrontato l’Italia. Accadde anche nel 1994, nella fase a gruppi. Italia, Norvegia, Messico ed Eire chiusero il girone a pari punti (4): i gol fatti permisero all’Italia di passare il turno e rimandarono i norvegesi sull’aereo di ritorno per Oslo. Lo scontro diretto terminò 1-0 per gli uomini di Arrigo Sacchi: gol-partita di Dino Baggio (mentre l’altro Baggio, Roberto, fu richiamato in panchina dal Ct, al momento dell’espulsione di Pagliuca. Famosa la frase del Codino: “Ma questo è matto”). L’incontro si giocò a New York e fu l’unico successo italiano nella prima fase del Mondiale statunitense. Oltre alle sfide mondiali, ci sono altri tredici precedenti tra Italia e Norvegia. Il più prestigioso è quello del 1920 alle Olimpiadi di Anversa e anche in quell’occasione, l’Italia vinse 2-1 dopo i supplementari. Le rimanenti gare sono amichevoli o incontri di qualificazione (come il 2-0 dell’andata con reti di Zaza e Bonucci). Il totale dei precedenti sorride largamente agli azzurri: nove vittorie, quattro pareggi, tre sconfitte. Questa sera la partita dell’Olimpico non è decisiva per i ragazzi di Antonio Conte, da sabato matematicamente qualificati per gli Europei dell’anno prossimo. All’Italia basta un pari per mantenere la vetta del girone, mentre per alimentare le chance si essere testa di serie, occorre una vittoria e tenere gli occhi aperti sull’incontro tra Belgio e Israele. In ogni caso, la qualificazione azzurra è garantita, mentre si tratta di una gara determinante per i nostri avversari: in caso di risultato positivo si terrebbero dietro la Croazia e si garantirebbero la qualificazione (oltre al sorpasso in classifica proprio a danno dell’Italia) a un grande torneo sedici anni dopo Euro 2000, quando al torneo di Belgio e Olanda uscirono in modo rocambolesco all’ultimo match del girone. Ben diverso sarebbe stato lo scenario se alla Croazia fosse stato restituito il punto tolto dall’Uefa per la svastica comparsa sul prato di Spalato in occasione della partita contro l’Italia. Con i croati a 18, ci sarebbe stato il rischio di un doppio sorpasso al fotofinish. Occasione fortunatamente non più possibile e così il posto per gli Europei si è ridotto all’ultimo turno a un discorso a due, tra Norvegia e Croazia. Sarà un duello interessante: la Croazia è dietro di due punti, ma ha un avversario più abbordabile (Malta); la Norvegia è avanti ma è opposta all’Italia. Regna dunque l’incertezza. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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