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La A che verrà / Il Verona sogna con la coppia Pazzini-Toni

La A che verrà / Il Verona sogna con la coppia Pazzini-Toni

Redazione

21.08.2015 ( Aggiornata il 21.08.2015 18:00 )

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Dopo l’esaltante stagione del ritorno in serie A e quella scorsa, appena più tribolata, questa che si avvia per l’Hellas Verona dovrebbe essere di consolidamento, alla luce anche delle mosse della società. Rimanesse così, la compagine allestita da Setti e dal nuovo ds Bigon (che dovrà raccogliere l’eredità di Sogliano, che tanto bene ha fatto qui in questi anni) potrebbe davvero dare del filo da torcere a moltissime squadre. Confermato il super bomber Toni, alle prese con una seconda giovinezza, gli è stato affiancato l’amico Pazzini, altro cannoniere in cerca di rilancio. Subito fuori uso il regista titolare in pectore Viviani, la qualità in mezzo la può dispensare l’ex livornese Siligardi o il campione di ritorno Romulo, che alla Juventus è stato parecchio sfortunato dal punto di vista degli infortuni. Altre incognite sono legate alla (dubbia) permanenza del polivalente Jacopo Sala, uomo mercato di questa sessione, e alla fragilità conclamata del reparto difensivo, imperniato ancora sull’attempata coppia Moras- Rafa Marquez. Le certezze invece riguardano Mandorlini e i “suoi” uomini, quelli che in tanti anni non l’hanno mai tradito: i vari Rafael (con il giovane Gollini che scalpita nelle retrovie), Hallfredsson, Jankovic e Gomez. Obiettivo salvezza, magari abbinando un gioco di qualità. LA STELLA: LUCA TONI E’ arrivato Pazzini, salutato da un incontenibile entusiasmo e subito in sintonia con l’ambiente. La stella però è il capocannoniere in carica, Luca Toni, non a caso il giocatore più prolifico anche nel precampionato ma soprattutto un autentico leader e uomo guida. LA SCOMMESSA: ROMULO Romulo dovesse tornare il giocatore che aveva conquistato la Juventus e la Nazionale azzurra (da oriundo) sarebbe il vero colpo di mercato dei gialloblu. La sfortuna gli si è accanita contro nel momento topico della carriera ma ha ancora il tempo e il carattere per recuperare. L’ALLENATORE: ANDREA MANDORLINI Mandorlini in città è un’istituzione, visti i tanti bei risultati conseguiti nella sua lunga gestione, e per questo gli si perdonano anche certi errori dettati da “cocciutaggine” tattica. Legato al 4-3-3 dovrà modificare il suo gioco per far coesistere Toni e Pazzini al meglio. COSA MANCA Non è arrivato ad oggi il rinforzo atteso al centro della difesa, reparto molto debole nella passata stagione. Anche a sinistra ci sono incognite, con il ritorno di Albertazzi dopo l’anno in naftalina al Milan e l’acquisto del fluidificante Souprayen, tutto da scoprire al cospetto dei campioni di serie A. LA SQUADRA-TIPO (4-3-3) Rafael; Romulo, Moras, Marquez, Pisano; Sala, Greco, Halfredsson; Pazzini, Toni, Gomez. Gianni Gardon

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