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Sorteggio Mondiale, per l'Italia un rischio sessant'anni dopo

Sorteggio Mondiale, per l'Italia un rischio sessant'anni dopo

Redazione

27.07.2015 ( Aggiornata il 27.07.2015 11:28 )

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Tutto sommato a San Pietroburgo non ci è andata malissimo come si dice, considerando la seconda fascia. In ogni caso l'Italia rischia seriamente di rimanere fuori dalla fase di un Mondiale a 60 anni dal 1958, quando una nazionale ricca di talento e di oriundi (Schiaffino, Ghiggia, Montuori, Da Costa...) fu superata dall'Irlanda del Nord per andare in Svezia, in un girone a tre che comprendeva anche il Portogallo. Il sorteggio di sabato, incredibilmente tenuto più 'basso' di insulse amichevoli estive e di un calciomercato ormai quasi finito, ha formato gruppi assurdamente sbilanciati e in un mondo in cui tutto è taroccato non si dica che non era possibile, come di solito avviene, 'sorteggiare' gruppi più equilibrati a prescindere dall'inserimento nelle fasce che è un criterio soltanto apparentemente oggettivo (assurdo tenere conto delle amichevoli, soprattutto in chiave penalizzante: poi magari i disfattisti ci spiegheranno che davvero il calcio gallese è superiore al nostro o che quello belga è terzo al mondo), con tutto il rispetto per il ranking FIFA. Ovviamente può lamentarsi anche la Spagna, che ha più alternative dell'Italia di Conte (o di chi per lui, nel biennio 2016-2018) ma che in ogni caso contro gli azzurri rischia grosso. Peggio è andata a Olanda e Francia, che nel gruppo A si trovano anche Svezia, Bulgaria e Bielorussia e tutto sommato anche a Germania e Inghilterra, inserite in gironi dove anche la terza teorica può essere pericolosa. Di contro, come prime  possono qualificarsi direttamente Romania e Belgio, addirittura anche la Serbia. Il vero problema, al di là dei soli 13 posti per l'Europa (oltre a quello per la Russia ospitante) mentre il Sudamerica può mandare avanti metà delle sue dieci affiliate, per non parlare delle minimo tre del votificio CONCACAF, saranno gli accoppiamenti per gli spareggi. Per il 1998 l'Italia di Maldini affrontò la Russia e passò con due prove di grandissimo orgoglio (più Buffon e Vieri al loro meglio, nella partita di andata, con Casiraghi che segnò il gol della vittoria al ritorno), nell'autunno 2017 ci potrebbe tranquillamente capitare (o capitare alla Spagna) una Francia o una Svizzera, ma anche squadre che chi pensa in grande dovrebbe tranquillamente eliminare. E quindi? Come è accaduto poche volte (oltre al citato 1998 di sicuro nel 1978, quando le qualificate totali erano 16 e gli azzurri di Bearzot eliminarono l'Inghilterra di Don Revie), il Mondiale sarà davvero una grande conquista e non un qualcosa di scontato da preparare pensando soltanto alla fase finale. Non è detto che sia un male, anzi. Twitter @StefanoOlivari

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