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Serie B, la grande occasione offerta da Pulvirenti e Ghirardi

Serie B, la grande occasione offerta da Pulvirenti e Ghirardi

Redazione

09.07.2015 ( Aggiornata il 09.07.2015 11:29 )

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La politica sportiva interessa allo 0,1% dei lettori del Guerino, mentre qualcuno in più (magari abbonato Sky, fino a quando continuerà questo super-bluff con Mediaset sulla Champions) potrebbe essere interessato ai nomi e al numero dei partecipanti al prossimo campionato di serie B. Tra fallimenti e sentenze della giustizia sportiva per calcioscomesse e illeciti vari iniziare il 21 agosto era semplicemente improponibile e anche la data del 4 settembre fatta da Abodi è abbastanza ottimistica. Il problema non è però tanto quello di recuperare date, perché la B prescinde dagli incroci con le nazionali, quanto proprio di sapere chi parteciperà. La vera notizia data dal presidente della Lega di B dopo l'assemblea straordinaria non è quindi l'inizio del torneo, ma che nonostante le situazioni oggettive abbiano fornito grandi assist per ridurre la B da 22 a 20 squadre l'ipotesi non sia nemmeno stata presa in considerazione. Opinione non richiesta: Abodi, quasi certo successore di Tavecchio (ex Media Partners, piace a tutti i mondi che contano, CONI compreso) ma che in realtà sarebbe un ottimo successore di Beretta, non vuole creare grane alla A, che con una B a 22 o addirittura (una partita finta in più o in meno che differenza fa?) a 24 squadre avrebbe più facilità nell'autoridursi a 18, magari con il sogno playoff, come da orientamento quasi unanime dei grandi club. Ma evitando i grandi scenari veniamo al triste presente. In estrema sintesi: il Parma riparte dai Dilettanti e quindi per la B non esiste più. Nessuno riesce a immaginare in quale modo il Catania di Pulvirenti possa evitare una retrocessione a tavolino o peggio, mentre già più incerta è la posizione del neopromosso Teramo. Sul filo dell'interpretazione del concetto di responsabilità oggettiva è invece la situazione dell'Atalanta (sempre con la figura di Doni a svettare), che comunque in linea teorica potrebbe subire una penalizzazione tale da farsi scavalcare dal Cagliari e raggiungere quindi la Lega di Abodi. Meno tre più uno uguale meno due, Abodi potrebbe avere servita una B a 20 squadre, senza bisogno dei ripescaggi di qualcuna (o di tutte) fra Brescia, Entella e Ascoli. Magari un livello medio più alto potrebbe favorire il reperimento di uno sponsor del torneo, visto che Compass (che comunque avrebbe dato due lire, ragionando sulle 22 squadre) si è tirato indietro, senza inseguire demagogici bollini di qualità (ormai chi vuole fare bella figura butta lì il nome di Cantone, come se il presidente dell'Autorità anticorruzione avesse poco da fare). Ora o mai più. Magari scopriremo che non tutti i Pulvirenti e i Ghirardi vengono per nuocere, anche se l'ipotesi più probabile è che la B rimanga a 22 e che il calcio di fine stagione continui a deliziarci. Twitter @StefanoOlivari

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