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Rinnovo Juve-Marchisio, storia di un grande amore

Rinnovo Juve-Marchisio, storia di un grande amore

Redazione

06.07.2015 ( Aggiornata il 06.07.2015 11:57 )

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Il tappeto rosso, un tempo, era sinonimo di regalità. Accompagnava, tra gli occhi di molti, il re e la regina al trono, la sede del potere. La Juventus, oggi, lo ha dispiegato per accogliere e coccolare uno dei suoi figli più belli. L'inchiostro della penna di Claudio Marchisio dipingerà su tela bianca quello che molti tifosi bianconeri aspettavano da un po'. Il rinnovo, da 3,5 milioni a stagione più bonus, legherà il numero 8 alla Vecchia Signora fino al 2020 Il che, in tutta probabilità, vorrà dire Torino a vita. Nato, cresciuto, esploso e maturato sempre con la stessa maglia (dal 1993 a oggi, se si tralascia la felice esperienza di Empoli nella stagione 2007-2008, insieme a Sebastian Giovinco), con la quale è sceso in campo per più di 300 volte - conquistando un posto di tutto rispetto nella biblioteca bianconera -, il Principino ha dato prova, nel tempo, di saper ricoprire più ruoli nella mediana. L'esperimento più curioso è stato quello di Marcello Lippi al Mondiale sudafricano del 2010, che lo ha voluto sulla corsia esterna del suo 4-4-2. La prolungata assenza di Andrea Pirlo in stagione ha invece costretto Massimiliano Allegri a schierare Marchisio in regia. Mai scelta tattica fu più azzeccata. Perché ha confermato di essere uno degli elementi più preziosi della squadra, perché si è dimostrato un leader, giocando con la testa e con il cuore. Con la partenza di Sant'Andrea da Brescia, trasferitosi al New York City in compagnia di Lampard e Villa, il tecnico toscano potrebbe valutare seriamente l'ipotesi di metterlo fisso davanti alla difesa. Marchisio e la Juve, insieme per altri quattro anni. Per scalare le più alte vette, per conquistare nuovi orizzonti, per regalare allo Stadium ancora un altro assist, come quello della finale di Champions, giusto un mese fa. Con un Tevez che va e con un Mandzukic che viene. Tutti pronti per questa nuova avventura. Largo al Principino divenuto Re. Adriano Lo Monaco @damorirne

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