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L'autunno caldo di Conte, tra il rinvio a giudizio e l'Euro da preparare

L'autunno caldo di Conte, tra il rinvio a giudizio e l'Euro da preparare

Redazione

30.06.2015 ( Aggiornata il 30.06.2015 15:04 )

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Come anticipato dal Corriere dello Sport di oggi, niente archiviazione per Antonio Conte. Il Ct della nazionale italiana sarà probabilmente rinviato a giudizio (la richiesta sarà depositata i prossimi giorni) e la notizia porrà sicuramente dei dubbi sulla permanenza dell’ex allenatore della Juventus sulla panchina dell’Italia. Non sull’immediato, come era trapelato a maggio, quando pareva certo che senza archiviazione Conte si sarebbe dimesso per non doversi dividere tra il processo e la preparazione all’Europeo. Di qui al prossimo anno, però, lo scenario rischia di cambiare, soprattutto se si allungassero i tempi del processo. Proprio per evitare questa ipotesi, gli avvocati del Ct stanno pensando al rito immediato, per far sì che la vicenda si concluda entro l’Europeo - e questo sarebbe il paletto imposto dal tecnico per proseguire il suo lavoro, iniziato nell’estate del 2014. I legali del tecnico negli ultimi tempi hanno avuto il loro bel daffare per convincere il Pm Fabio Di Martino dell’insussistenza del reato contestato al loro assistito, che ricordiamo, a differenza di altri nomi illustri dell’inchiesta, non è l’associazione a delinquere, ma la frode sportiva (il tecnico scontò già una squalifica sportiva di quattro mesi per omessa denuncia, che non ha alcuna rilevana penale). Al processo, che partirà in autunno, pare che Conte dovrà difendersi dall’imputazione riguardante una sola gara e non più due: il Pm infatti ha archiviato la posizione del Ct su una delle due partite, entrambe risalenti ai tempi in cui allenava il Siena (parliamo del match contro il Novara e di quello contro l’Albinoleffe). Il tecnico ha sempre dichiarato la propria totale estraneità ai fatti, e sulla stessa scia si è mosso il presidente federale Carlo Tavecchio: «Un eventuale rinvio a giudizio da parte della procura di Cremona non è equiparabile a una condanna e Conte rimarrà alla guida della nazionale». Rimarrebbe l’imbarazzo di un allenatore coinvolto in un procedimento penale, ed è per questo che tutti si augurano una veloce chiusura del processo.

Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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