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Quella spartizione per salvare Mediaset

Quella spartizione per salvare Mediaset

Redazione

20.05.2015 ( Aggiornata il 20.05.2015 12:04 )

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L'inchiesta dell'Antitrust sulla vendita dei diritti televisivi 2015-2018 della Serie A, con la Guardia di Finanza che si è presentata nelle sedi di Lega, Mediaset, Sky e Infront, sta facendo molto rumore anche perché è l'inchiesta più facile del mondo. Alcuni dei protagonisti della vicenda, con in testa l'immancabile Lotito, a suo tempo si vantarono infatti di avere messo d'accordo Sky e Mediaset neutralizzando così l'esito della prima asta che aveva visto Sky vincitrice e che a Mediaset aveva lasciato soltanto il cosiddetto pacchetto D, cioè le partite delle 12 squadre minori come bacino di utenza rispetto alle 20 totali della A (le prime 8 raccolgono l'85% circa del tifo). Giova ricordare che la conclusione della vicenda, con Sky costretta ad accordarsi con Mediaset, ha portato alla A nel suo complesso un danno da mancati incassi di circa 400 milioni spalmati sul triennio. Il Guerino lo aveva scritto esattamente un anno fa, lo ricordiamo anche ai poveretti che frequentano il sito di questo glorioso giornale soltanto per insultare: pur di salvare Mediaset Premium (che peraltro non si è ancora salvata), le Lega ispirata da Galliani (vicepresidente, ma con un presidente come Beretta...) andò contro gli interessi delle società che la formavano. Non è che vogliamo essere assunti all'Antitrust, ma soltanto sottolineare che i club non sono capaci nemmeno di fare i propri interessi, figuriamoci quelli del calcio italiano in generale. Poi bisogna dire che Juventus (la società più vicina a Murdoch, anche per rapporti personali di John Elkann) e Roma erano l'opposizione e che questa decisione la subirono, quindi la curiosità al netto del discorso Galliani rimane quella di sapere come mai gli altri club rinunciarono ad incassare 130 milioni in più all'anno per venire incontro ad un'azienda di un loro concorrente. Al di là di come finirà l'inchiesta dell'Antitrust e della messa a fuoco del ruolo di Infront Italy (consulente di tante squadre: ovviamente il Milan di Galliani, ma anche la Lazio di Lotito, l'Inter, la Lazio e... la Nazionale!), è chiaro che il calcio è vitale nel futuro delle televisioni a pagamento. Ed è per questo che ogni cosa che lo riguarda, anche marginalmente, diventa un caso politico. Twitter @StefanoOlivari

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