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I playoff di Napier

I playoff di Napier

In attesa delle finali fra Olimpia Milano e Virtus Bologna la stagione regolare della Serie A è finita con più sorprese in coda che in testa...

Stefano Olivari

08.05.2023 17:38

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La stagione regolare della Serie A è finita apparecchiando playoff che iniziano sabato prossimo e che non vedranno al via né la Brescia clamorosa vincitrice in Coppa Italia né la Varese che in rapporto ai mezzi ha giocato la miglior pallacanestro della stagione: la squadra allenata da Magro perdendo con Scafati si è fatta soffiare l’ottavo posto da Pesaro, quella di Brase si è salvata per un punto dopo lo sconto alla squalifica, un meno 11 che è ingiusto sia nei confronti dell’Eurobasket Roma dello scorso anno sia, dall’altro lato, pensando a quante porcherie amministrative siano state tollerate negli ultimi anni.

Nell parte alta del tabellone l’Olimpia Milano prima in classifica gioca con Pesaro ed in semifinale avrà la vincente di Venezia-Sassari (quarti al meglio delle cinque partite, così come le semifinali, mentre le finali potranno arrivare a garasette, teoricamente il 23 giugno). Nella parte bassa La Virtus Bologna trova Brindisi e affronterà Tortona che è nettamente superiore a Trento. Insomma, finale Messina-Scariolo e chi vince (perché un vincitore ci sarà per forza) magari dirà di aver fatto una grande stagione, dimenticando la fallimentare Eurolega.

Chiaramente l’Olimpia in mano a Shabazz Napier, vero uomo della svolta, è arrivata più in forma a questo punto della stagione, mentre la Virtus ha raramente avuto il miglior Teodosic e negli ultimi due mesi di fatto non ha avuto proprio Teodosic. Questi piagnistei sugli infortunati possono avere un minimo senso in Eurolega (ma guardando a come Obradovic sta rimediando alle assenze del Partizan bisognerebbe stare zitti), ma in Italia le differenze con le 'altre' sono tali che in qualsiasi situazione tattica la finale sarà quella annunciata. Per rimescolare le carte forse bisognerebbe arrivare ad un modello Final Four anche in Serie A: sacrificare qualche incasso nel nome di un evento che si potrebbe spingere mediaticamente anche fuori dall'orticello. Anche se i dati di ascolto della pallacanestro in chiaro sono agghiaccianti e forse nessuno ha davvero voglia di rischiare una figuraccia ed il solito confronto con i cugini 'bravi' della pallavolo.

La Reggiana si è salvata all’ultima giornata, così come Napoli e Scafati sul cui campo al di là della grandezza di David Logan accadono cose non da Serie A e nemmeno da Serie C. Retrocedono in A2 Trieste (ma è possibile un ricorso contro lo sconto fatto a Varese) e Verona: a molti addetti ai lavori dispiace che la Serie A perda società serie, ma l’importanza del risultato è rimasto uno dei due motivi, l’altro è il tifo, per seguire questo campionato.

I migliori marcatori della stagione sono quasi tutti di squadre di bassa classifica ed il capocannoniere è stato Frank Bartley, con 19,5 punti a partita ed un impiego quasi da mitici 'americani di una volta'. La guardia di Trieste ha superato due giocatori iconici come l'eterno Logan e Colbey Ross che a Varese insieme a Markel Brown e Jaron Johnson ha davvero dato spettacolo. Primo italiano Amedeo Della Valle, sesto con 16,5 e unico azzurro (si fa per dire, visto il rapporto con Pozzecco) nei primi 20. Un solo italiano anche nei primi 20 rimbalzisti, Nicolò Melli undicesimo, e 3 nei primi 50 (!!!): in pratica sottocanestro l'Italia non esiste. Va meglio negli assist, classifica vinta da Andrea Cinciarini e piana di giocatori del giro azzurro. In generale un campionato senza identità, che non piace né alle due corazzate da Eurolega, che salterebbero volentieri tutta lam stagione regolare, né al pubblico che a malapena conosce i giocatori della propria squadra. 

stefano@indiscreto.net

 

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