Il titolo di campione d’Italia di basket va alla Virtus Bologna, che nella serie meno combattuta di sempre saluta e rimanda a casa l’Olimpia Milano con un secco 4-0 che non ammette repliche. Troppa la differenza in campo, in termini di motivazione almeno, tra le due squadre, ma anche in termini di energie con Milano arrivata a giocare in questa folle stagione circa 90 partite, e quindi stanca per i playoff, dove sarebbe stato fondamentale assumere come obiettivo la vittoria dello scudetto dopo l’all in, perso, sulle Final Four di Eurolega.
UNA BRUTTA MILANO
Irriconoscibile la squadra di Messina, tradito anche dai pretoriani, come Rodriguez, quasi sempre fuori giri, Datome, spesso fuori dal gioco, e il blocco degli americani, capaci spesso di qualche acuto, ma mai di cantare in coro. Ai margini anche Cinciarini e Moraschini, alla ricerca di un ruolo da recitare, mai assegnato. Il turn over praticato dal coach non ha sortito gli effetti sperati, anzi: ha schierato giocatori spaesati e poco reattivi, al limite dell’indisponente.