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Il mondo di Marshall Henderson

Il mondo di Marshall Henderson

Redazione

31.10.2016 ( Aggiornata il 31.10.2016 15:51 )

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Il presidente Sardara in un post su Facebook (ormai i comunicati si fanno così) parla del suo progetto, quello che vede Sassari all’inizio di un nuovo ciclo, che dovrà portare la Dinamo a stare stabilmente nel panorama dei club di alto livello in Italia, ma anche in Europa. Per questo obiettivo Sardara chiede lavoro duro ai suoi ma anche pazienza e tanto supporto ai tifosi. A scanso di equivoci il progetto si chiama Dinamo 2020, lasciando intendere che il cammino sarà lungo e pieno di alti e bassi partendo, a quanto pare, proprio da questi ultimi. Al di là dei risultati della squadra, il cammino di Sassari verso Dinamo 2020 è condizionato da altri fattori. Nel 2014 Sardara aveva presentato un progetto per dare a Sassari una nuova casa, un palazzo dello sport che, con capienza da 7.000 posti, avrebbe permesso alla squadra di non lasciare in piedi 1.500 tifosi a gara e di poter chiedere la licenza per l’Eurolega (ma poi su questo, come abbiamo visto, Petrucci avrebbe avuto da dire la sua). Un’area polifunzionale ispirata allo Juventus Stadium, una vera e propria casa della Dinamo, dove “la partita” potesse essere solo un pretesto per una esperienza ben più completa. Le aree, poi rivelatesi troppo costose, erano state individuate e il sogno aveva iniziato a prendere forma nei progetti preliminari presentati alla stampa. La proposta numero 2 e ora in discussione, è invece finanziata con i fondi europei “Jessica”: prevede la ristrutturazione ma soprattutto l’ampliamento del Pala Serradimigni (che ha superato le 35 primavere) per un totale di circa 7.000 posti, mediante l’apposizione di una “prolunga” alle tribune A e B e una modifica alla copertura. L’operazione, che prevede la ristrutturazione di altre 3 strutture sportive sul territorio, ha un costo complessivo superiore ai 6 milioni di Euro, anticipati quasi interamente a tasso zero dalla Comunità Europea, attraverso le banche e pare destinata ad andare in porto per il 2018. Sardara sa che dovrà partire da lì, che il suo sogno di una casa per la Dinamo oggi non è realizzabile ma che quel che c’è non basta. La nuova vita della Dinamo, il suo upgrade passano per un finanziamento europeo e un accordo tra squadra, banche e comune. Non solo una questione tecnica quindi. Buone notizie, dalla serie C: Pavia ha messo sotto contratto per un anno Marshall Henderson, guardia bianca dalle mani mortifere e talento da vendere. Provenienza: Nift Al Janoob in Iraq, l’anno prima Al Rayyan di Doha in Qatar (MVP stagionale) e prima ancora qualche provino andato male in Lega 2 e in A (Tortona, Forlì e poi Varese). Difficile pensare che un giocatore così sia non già determinante, ma anche solo in grado di spostare qualcosa in serie C. Per capire se è vero però bisogna guardare alla sua carriera universitaria, spesa a Ole Miss (Università e College del Mississippi) dove il ragazzo, classe 1990, è considerato un semidio, o anche qualcosa di più. All’Università Marshall ha viaggiato con 20 punti di media stabilendo il record (ancora imbattuto nella Conference Sud Est NCAA) di 66 partite consecutive con almeno una tripla segnata. Un talento, campione di trash talking ma capace di segnare anche bendato, l’eroe che scendeva in campo per tutti i suoi compagni di Università e un destino che pareva già scritto, con le porte dell’NBA pronte a schiudersi. E invece qualcosa è andato storto: nel 2013 Henderson è stato trovato positivo alla marijuana e alla cocaina. Non solo, è stato anche arrestato per aver acquistato della droga, ma con 800 dollari falsi. È un attimo: da possibile seconda scelta NBA a cercare un contratto in Italia e poi Qatar e Iraq “perché mi pagavano il doppio”. Ora il ritorno in Italia per quella che potrebbe essere l’occasione del rilancio del talento (purissimo) o del definitivo affossamento dell’uomo. I tifosi dell’Edimes sperano e puntano sul primo, ben consapevoli che l’Henderson di Ole Miss in serie C non è marcabile ma anche che le bacheche delle Università americane sono piene di foto e trofei di stelle che all’improvviso hanno smesso di brillare e di cui tutti ricordano il talento (sprecato). Una storia che speriamo a lieto fine, per lui, per i tifosi, ma anche per il nostro campionato. La serie A archivia la quinta di campionato, giocata tutta di domenica, con una classifica che inizia ad allungarsi (e c’è da scommettere che adesso arriveranno i primi tagli e i primi “rinforzi”), guidata come le settimane scorse, in solitaria, dall’Olimpia di Milano che, dopo due sconfitte in Eurolega, ha liquidato Caserta in casa con uno scarto di 20 punti. Nessun amarcord, con Gentile che, previo comunicato via Twitter della società, è stato lasciato in tribuna (assieme a La Torre e Macvan) a riposo per turnover. Il rapporto tra il giocatore e la proprietà non pare ai massimi storici, vista la quantità di parole che vengono spese per dire che tutto è a posto. Mattatore della serata Abass autore di 21 punti con percentuali perfette e 6 rimbalzi. Caserta ha risposto con 80 punti, una prestazione a viso aperto, e qualche passaggio a vuoto di Gaddefors e Sosa. Una partita che si sapeva difficile e che difficile è stata. Sacchetti ritrova il sorriso, grazie a una prestazione di carattere dei suoi che recuperano prima uno svantaggio di 16 punti e poi nel quarto periodo, consolidano la supremazia sotto le plance, prendono il comando delle operazioni e grazie a Scott e M’Baye vincono contro Torino. La squadra di Vitucci non riesce nell’impresa e si ferma dopo un inizio che aveva fatto ben sperare. L’Auxilium non ha saputo gestire il ritmo imposto da Brindisi, non ha saputo rallentare dopo aver letteralmente martellato il canestro avversario, trovandosi poi in debito nel finale di partita. Bene il quintetto base con l’eccezione di Harvey, da rivedere il contributo della panchina. Avellino vince con merito contro Brescia, cedendo qualcosa solo nell’ultimo periodo. A fare la differenza, oltre a Ragland e Thomas, è Fesenko top scorer del secondo quintetto che somma 27 punti allo starting five. Proprio la panchina è stata il punto debole di Brescia, che non è riuscita a dividere il carico in attacco e ha finito per soccombere sotto le plance. La Reyer, sempre in cerca di identità, supera Pistoia grazie a una buona prima parte di gara e limitandosi a gestire il vantaggio dalla metà tempo in poi. De Raffaele ruota i suoi attingendo alla profondità della panchina, cosa che non riesce a Pancotto, in una serata in cui ha Wojciechowski e Mian in difficoltà. Ora Venezia dovrà cercare continuità, in un calendario fitto di impegni, tra campionato e Champions League, mentre Cremona dovrà confrontarsi in casa con Brindisi. Pistoia demolisce Varese, vincendo tutti e quattro i periodi della gara, doppiando gli avversari nella valutazione e dominando anche sotto canestro. Troppo netta la differenza di rendimento tra le due squadre, con Moretti che, nonostante le raccomandazioni del prepartita, affonda di nuovo dopo la débâcle in Lituania con i 34 punti presi dal Neptunas per un totale di -67 in due partite. Qualcosa che non va c’è. Sassari ritrova la vittoria tra le mura del Pala Serradimigni dopo la sconfitta di Cantù. Pasquini tiene a riposo D’Ercole e Sacchetti, mentre concede largo spazio a Stipcevic. Per Pesaro è il solo Thornton a tentare di tenere a galla i suoi. Troppi pochi i suoi 21 punti se si pensa che il secondo miglior realizzatore (Jones), si ferma a quota 8. Cantù scende a Capo D’Orlando e stabilisce il record di punti presi (43) in un incontro nella sua storia. Di fatto perfetta la partita dei padroni di casa cui Cantù non saputo in nessun modo approcciarsi, neanche per tentare di limitare i danni. Kurtinaitis cerca di parare il colpo invitando i suoi a guardare avanti e parlando di un episodio. Di Carlo invece in sala stampa fa una vera e propria dichiarazione d’amore ai suoi, elogiandone il carattere, la tenacia e la predisposizione al lavoro. Dedica la vittoria a Perl, Berzins e Nicevic, il cui contributo, da infortunati, sfugge alle statistiche, ma risulta tangibile in partite come queste e afferma che la sua squadra ha ancora margine: avversari avvisati. Trento perde in casa contro Reggio Emilia, decisa più che mai a restare in scia di Milano e a portare avanti il progetto di una squadra costruita su un gruppo di italiani di primo livello. Sugli scudi Aradori, top scorer con 26 punti seganti e 35 di valutazione e Cervi, che segna 20 punti, e cattura 4 rimbalzi, replicando la bella prova di Brindisi e alzando il suo record personale. Buscaglia non rimprovera nulla ai suoi, se non una fretta eccessiva nelle conclusioni dell’ultimo quarto, che hanno vanificato una buona gestione dei giochi tenuta nei primi tre periodi. Risultati quinta giornata: Enel Brindisi - Fiat Torino 87-79 EA7 Armani Milano - Pasta Reggia Caserta 100-80 Sidigas Avellino - Germani Brescia 92-79 Umana Venezia - Vanoli Cremona 81-73 The Flexx Pistoia - Openjobmetis Varese 97-64 Banco di Sardegna Sassari - Consultinvest Pesaro 86-59 Betaland Capo d'Orlando - Red October Cantù 96-53 Dolomiti Trentino - Grissin Bon Reggio Emilia 80-84

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