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La coppa di Nate Huffman

La coppa di Nate Huffman

Redazione

15.10.2015 ( Aggiornata il 15.10.2015 13:14 )

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Il 15 ottobre, a soli 40 anni, è morto per un tumore ai polmoni Thomas “Nate” Huffman, centro americano di 216 centimetri, che ha legato le sue (poche) fortune al Maccabi di Tel Aviv. Con la squadra israeliana in soli tre anni, Huffman ha vinto 3 scudetti, tre coppe nazionali e, nel 2001, una Suproleague, la Coppa voluta dalla FIBA in antitesi con la ULEB cup. Proprio in Suproleague, Huffman ha avuto modo di mostrare tutto il suo talento guidando il Maccabi in finale alla vittoria su Panathinaikos, dopo aver messo in riga tra gli altri il Partizan di Belgrado, la Scavolini Pesaro, il CSKA Mosca e venendo nominato il miglior giocatore americano in Europa di quell’anno. Oltre che con la sorte, Huffman ha avuto poca fortuna anche con l’NBA nella quale è riuscito a giocare solo 7 partite. Tagliato prima dell’esordio con i Clippers al suo primo anno in NBA, il centro americano nel 2002 ha firmato un contratto di due anni con i Raptors. Un grave problema al ginocchio però ne ha interrotto la carriera, inducendo i Raptors a tagliarlo accusandolo di aver mentito sulle sue condizioni di salute. Huffman non si è dato per vinto e dopo due anni ha vinto la causa contro la franchigia, vedendosi riconosciuto l’ammontare dell’intero contratto. In Italia sarà ricordato per un provino dall’esito negativo con la Scavolini Pesaro nel 2004: lo staff medico non diede il nulla osta per il problema al ginocchio e il buon Nate se ne tornò in America. L’epilogo il 29 settembre del 2015, quando Huffmann ha annunciato di avere un tumore ai polmoni allo stadio terminale da cui non è riuscito a salvarsi. Poco fortunato quanto tanto dominante in campo, la faccia tipica del ragazzone americano, Huffman viene ricordato in Israele e uno dei migliori giocatori che abbiano mai giocato nel Maccabi e come un vero e proprio eroe dai tifosi della squadra di Tel Aviv. Si dice che il mondo sarebbe un posto migliore se le persone fossero davvero come vengono ricordate dopo morte, ma per Huffman ci piace credere alle parole di Shimon Mizrahi, presidente del Maccabi: "Nate was a giant - not only in height and playing ability, but also in heart, radiating love and warmth to everyone around him. We will miss him very much".

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