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Wilfried Bony, il trasferimento-record e l’eredità di Drogba

Redazione

15.01.2015 ( Aggiornata il 15.01.2015 18:20 )

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Il passaggio di Wilfred Bony dallo Swansea al Manchester City è costato 28 milioni di sterline (circa 36,5 milioni di euro), diventando così il trasferimento più costoso per un calciatore africano (superando le 24 milioni di sterline spese dal Chelsea per prendere Essien, dal Manchester City per prendere Yaya Touré e ancora dal Chelsea per accaparrarsi Drogba) L’ascesa di Bony negli ultimi due anni è stata impressionante: nel 2012-13, quando militava nel Vitesse, si laureò capocannoniere del campionato olandese, con trentuno reti segnate in trenta partite (e un totale di 51 gol in 69 gare). Numeri che impressionarono i dirigenti dello Swansea, che sborsarono nelle casse del club giallonero dodici milioni di pounds, cifra record per il club gallese di Premier League. Sul fiume Tawe, Bony si è confermato come attaccante di livello, segnando diciassette reti alla sua prima stagione in Premier, arrivando dietro a Luis Suarez, Daniel Sturridge e al connazionale Yaya Touré. Tutta gente di diversa classifica rispetto a quella dello Swansea. E come se non bastasse, segnò pure cinque gol (in undici presenze) in Europa League, alla prima partecipazione in campo europeo dello Swansea (ma non erano le prime partite e i primi gol per Bony, che già si fece valere in campo internazionale ai tempi dello Sparta Praga, club in cui militò prima di approdare al Vitesse). A fine anno, volò in Brasile con la Costa d’Avorio per prendere parte al Mondiale: la nazionale di Lamouchi prevedeva però il modulo a una sola punta, venendo abitualmente schierata con il 4-2-3-1. Motivo per cui si pensava a un ruolo di riserva per Bony, essendo la casella dell’attaccante già prenotata da un mostro sacro come Didier Drogba. E invece, nelle prime due uscite degli Elefanti, a sorpresa fu Bony ad essere schierato titolare e Drogba destinato a subentrargli a match in corso. Al debutto al Mondiale, Bony segnò una rete contro il Giappone, dando il via alla rimonta degli africani sulla squadra di Zaccheroni. Un gol che gli è valsa la conferma nel match con la Colombia, perso per 2-1. Alla terza giornata, contro la Grecia, Lamouchi preferì invece puntare sull’esperienza di Drogba e Bony partì dalla panchina, per poi entrare in campo a inizio ripresa al posto di Tioté. In quel match, la Costa d’Avorio venne rispedita a casa con un gol incassato su rigore a tempo scaduto, ma Bony riuscì a mettere a segno il suo secondo sigillo personale. Ed eccoci alla stagione in corso: Wilfried è ormai una certezza e continua a buttarla dentro con costanza: sono già nove le reti segnate con lo Swansea nel primo scorcio di stagione. Il Manchester City era alla ricerca di un attaccante per completare il reparto, e ha puntato sul ventiseienne ivoriano, che potrà calcare per la prima volta il suolo dell’Etihad dopo la Coppa d’Africa, che prenderà il via sabato. Insieme a Yaya Touré, Bony sarà chiamato a prendersi sulle spalle la prima Costa d’Avorio del dopo-Drogba. Giovanni Del Bianco

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