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Redazione

26.09.2014 ( Aggiornata il 26.09.2014 11:13 )

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Cristiano Ronaldo è l'atleta del mondo, fra calciatori e non calciatori) più seguito su Twitter e i suoi oltre 30 milioni di follower lo rendono il tredicesimo personaggio (anzi, account, visto che in classifica ci sono anche You Tube e Instagram) più popolare del pianeta. Pur essendo il Pallone d'Oro in carica, la stella del Real Madrid non capeggia ovviamente una classifica di merito, ma di popolarità mediatica: il secondo calciatore in classifica è infatti Kakà, non proprio nel momento migliore della carriera, a quasi 10 milioni di persone di distanza, il terzo Neymar, il quarto Ronaldinho, il quinto Rooney, eccetera. Sul sito Twitter Counter si può trovare di tutto e di più, quello che ci premeva sottolineare sul Guerino è che scorrendo la classifica e dopo aver trovato decine di calciatori per trovare il primo calciatore, ma in generale anche atleta, che lavori in Italia bisogna arrivare alla posizione 321 di Gonzalo Higuain. Per trovare il primo italiano, se gli occhi pallati non ci hanno tradito, si arriva invece alla 680, con Mario Balotelli (@FinallyMario) a 3.192.202, che stacca di più di 300mila follower Valentino Rossi e nemmeno vede gli altri italiani. L'asterisco è il solito: chi si esprime in inglese o in spagnolo ha un vantaggio competitivo immenso, rispetto a chi lo fa in italiano, a parità di valore sportivo, quindi ogni ragionamento globale (anche sulla stessa serie A) deve sempre partire dal fatto che l'italiano sia parlato nel mondo da non più di 90 milioni di persone. Questo non toglie che i personaggi che davvero interessano il pubblico estero non legato ad una particolare squadra non ci siano più e che mosse di marketing sbertucciate (non da noi) in passato, tipo il Beckham in affitto trimestrale al Milan, siano oggi più che mai necessarie se si vogliono tirare fuori soldi veri al di fuori della pseudo-guerra fra Sky e Mediaset. La nostra fortuna, si fa per dire, è che la serie A tragga l'85% dei suoi diritti televisivi dal mercato locale, quindi da tifosi-tossici e non da appassionati generici. I club, già con in pancia soldi 'a prescindere' potrebbero quindi proporre un progetto di calcio futuro senza subire troppi danni nel presente. Se non lo fanno è perché molti loro dirigenti e persone ad essi collegate hanno tutto l'interesse nel gonfiare a dismisura il numero delle transazioni. Coming soon, tanto per esprimersi in twitterese, una nostra classifica dei movimenti di mercato (non solo i principali): qualcuno potrà prenderlo come un indicatore di onestà, qualcun altro come un giochino. Di certo al di fuori dell'Italia i giocatori della serie A non esistono. Twitter @StefanoOlivari

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