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Oriali e il dream team degli squalificati

Redazione

26.08.2014 ( Aggiornata il 26.08.2014 11:31 )

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Gabriele Oriali è diventato team manager della Nazionale di Carlo Tavecchio e Antonio Conte, non sappiamo se il ruolo gli impedirà di fare l'opinionista Mediaset (Sacchi, pur da coordinatore delle nazionali giovanili, era sempre in studio a dispensare le sue lezioni di 'cultura della sconfitta', lui che sclerava per un fuorigioco sbandierato in ritardo), ma di sicuro un ottimo curriculum non gli manca, come del resto non manca a Conte. Il piccolo problema, già ricordato al momento dell'ingaggio del c.t., è che la Nazionale non è un club, dove in definitiva conta soltanto vincere con qualsiasi mezzo (ed è comunque tutto da dimostrare che in questo Europeo si faccia meglio del secondo posto di Prandelli 2012), ma rappresenta valori più alti. La Nazionale è di tutti e non a caso le nazionali più amate sono state quelle guidate da allenatori federali, da Bearzot e Vicini, forse non i migliori tecnici della storia ma di sicuro uomini che non portavano la targa di grandi club o di gruppi politico-affaristici. Fantastica la spiegazione, portata anche da media di ispirazione federale, che dopo la nomina di Conte ci volesse per bilanciarla 'un interista': evidentemente alcuni giornalisti ritengono la gente più stupida di quello che già è. Per questo anche la nomina di Oriali non è sembrata una bella idea, visto che stiamo parlando di un dirigente che, rimanendo in ambito sportivo, è stato squalificato per un anno nell'ambito dell'inchiesta del 2001 sui passaporti falsi. Coinvolti molte squadre e molti giocatori (per l'Inter, dove ai tempi Oriali lavorava, Recoba), con colpe poi scaricate sulle immancabili 'persone di cui abbiamo fatto male a fidarci'. Il fatto che la vulgata corrente sostenga che Oriali si prese nell'occasione le colpe di altri è in fin dei conti un'aggravante, oltre al reato anche l'ingenuità. Quindi, ricapitolando: una federazione che fra i suoi grandi elettori ha due squalificati di Calciopoli, Galliani e Lotito, nomina commissario tecnico uno squalificato da calcioscommesse (omessa denuncia) e team manager uno squalificato per Passaportopoli. Un vero dream team di squalificati, senza contare che fra gli azzurri convocati e convocabili c'è gente per cui in materia di scommesse e di altro si è scelto di soprassedere. Ma i tifosi in canottiera possono stare tranquilli: fra poco riparte la serie A e comunque è colpa di Balotelli. Twitter @StefanoOlivari

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