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Seedorf meglio di Sacchi

Redazione

12.05.2014 ( Aggiornata il 12.05.2014 10:35 )

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Dopo la sconfitta di Bergamo le possibilità di Clarence Seedorf di rimanere sulla panchina del Milan la prossima stagione sono diventate lo 0% dall'1% che erano fino a domenica mattina. Difficile, anche se non impossibile, che sia Parma che Torino si mettano in testa all'ultima giornata di regalare il sesto posto e quindi l'Europa League passando dalla porta di servizio. Ma a questo punto può dirsi conclusa la prima esperienza da allenatore di quello che in campo è stato un grande campione e che tutto sommato stava ingranando anche dalla panchina. Per i dettagli del supercontratto (scadenza 2016…) da rescindere bisognerà mettersi d'accordo, anche se i messaggi paramafiosi fatti pervenire all'olandese a mezzo stampa fanno pensare che non sarà facile. Giornalisti anche importanti hanno sostenuto, senza vergognarsi, che l'impiego limitato o in posizione non adeguata di Montolivo, Poli, Pazzini e De Sciglio (tutta gente nel mirino del Real Madrid, come è noto) potrebbe essere un buon motivo per una azione legale contro Seedorf o una rescissione del contratto per giusta causa. In tre mesi da misto di Phil Jackson e Mandela è diventato, per i media non necessariamente della casa (a volte basta che siano inseriti nel circuito delle non notizie e degli inviti gratificanti), incapace menefreghista (memorabili i pezzi sui ritardi agli allenamenti) che danneggia il patrimonio della società, nonostante i numeri dicano che non ha fatto peggio del suo predecessore. Senza contare che con un minimo di fortuna in più avrebbe eliminato l'adesso giustamente celebrato Atletico Madrid (se il primo tempo a San Siro si fosse chiuso sul 2-0 non ci sarebbero state discussioni) in Champions League, gasando un ambiente depresso a causa delle glorie troppo recenti. Il rapporto diretto con Berlusconi Silvio non è bastato, perché il Berlusconi di adesso (78 anni, mille problemi personali e giudiziari, in campagna elettorale perenne) non ha la forza di imporsi nemmeno sui suoi figli e sui suoi stipendiati. Tutto quello che sa di Milan gli viene riferito e non certo da amici di Seedorf, scaricato anche da Berlusconi Barbara appena capito che non sarebbe servito a portare aria nuova in una società (Paolo Maldini non riceve segnali ormai da mesi, per fare un esempio concreto) ostaggio di Galliani. La cui grande strategia, visto che soldi freschi non sembrano in arrivo, è quella di sperare che Balotelli segni 2 gol al Costarica. Per il momento i numeri dicono che, con 32 punti in 18 partite, Seedorf ha una media punti  (1,77 contro 1,72) sulla panchina del Milan superiore a quella di Sacchi. Che aveva a disposizione giocatori e Berlusconi di livello leggermente diverso.

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