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La mimetica del Rolando poco furioso

Redazione

25.11.2013 ( Aggiornata il 25.11.2013 09:52 )

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Provenienza: Porto (Portogallo) 2012-2013: Napoli (Gennaio 2013), 7 presenze, nessuna rete 2013-2014: Inter (Italia) Frase: «Non ho preferenze di ruolo, voglio giocare e aiutare il gruppo» Quando arrivò alle pendici del Vesuvio molti rispolverarono ironicamente il "mitico" ed omonimo Rolando, personaggio riccioluto inventato da Aldo, Giovanni e Giacomo ed interpretato dal primo del Trio nel corso della trasmissione "Mai Dire Gol" verso la fine degli anni novanta. Il caso volle che in quei giorni si parlasse di Ronaldo al Milan e ad un telegiornale Mediaset sbagliarono il nome: Ronaldo divenne Rolando. Gag bell'e fatta, così, per puro caso: Rolando divenne così calciatore e fece addirittura la presentazione con Mazzola e Moratti iper sorridenti. Ma la maglia dovette assumere una mise in stile mimetica, così com'era abituato a vestire. Anni dopo l'ironia ha accompagnato anche il "vero" Rolando, che è giunto al Napoli dopo aver perso il posto da titolare al Porto, ma con le credenziali di uno dei migliori difensori europei emergenti. Tuttavia, in azzurro gioca poco e non convince appieno. Mazzarri, però, va all'Inter e lo porta con sé, forse sperando di farlo sbocciare, credendo nelle sue potenzialità. Ma intanto il cerchio sembra chiudersi: il Rolando interpretato da Aldo approdò appunto all'Inter, ed ovviamente non giocò mai. Una storia paradossale, se pensiamo che la nuova seconda muta che il Napoli indosserà durante questa stagione ricorda proprio la mise militare sfoggiata dall'Aldo-Rolando a suo tempo, con il 10 sulle spalle. E il Rolando vero oggi ci mette pure del suo. Alla presentazione con i nerazzurri, infatti, dice: «Qui per fare quanto fatto con il Napoli». Ma ne sei così sicuro? Incognita. Cristian Vitali (Calciobidoni.it) [poll id="59"]

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