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Quando Baggio rispose ad Amunike

Redazione

18.11.2013 ( Aggiornata il 18.11.2013 12:12 )

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L’unico precedente tra Italia e Nigeria, in campo questa sera a Londra (al “Craven Cottage”, affascinante stadio del Fulham) è quello del Mondiale 1994, negli Stati Uniti. Fu una partita ricca di emozioni, che vide gli Azzurri a un passo dall'eliminazione, ma capaci di rimettere in piedi la gara a tempo quasi scaduto. Stephen Keshi, attuale Ct della Nigeria (sta lavorando gratis: «Spero di ottenere dei buoni risultati per poter trovare altri incarichi in futuro»), era presente anche a Usa '94, ma contro l'Italia guardò il match dalla panchina. Riviviamo i momenti salienti di quella gara.

LE SQUADRE. 5 luglio ‘94, Foxboro Stadium di Boston, ottavi di finale. L’Italia di Arrigo Sacchi ha passato il turno come una delle quattro terze ripescate, avendo totalizzato quattro punti nella fase a gironi (sconfitta con l’Eire al debutto, poi vittoria sulla Norvegia e pari col Messico); la Nigeria dell’olandese Clemens Westerhof invece di punti nella prima fase ne ha fatti sei ed è passata come prima, grazie alle due vittorie con Bulgaria e Grecia, e alla sola sconfitta con l’Argentina. Le Super Aquile, al debutto in una fase finale dei Mondiali, vantano nella loro rosa diversi elementi militanti nel calcio europeo. Ne citiamo alcuni: Finidi George nell’Ajax, Jay-Jay Okocha nell’Eintrach Francoforte, Daniel Amokachi nel Club Brugge, Sunday Oliseh nello Standard Liegi, Victor Ikpeba nel Monaco, Rashini Yekini nel Vitoria Setubal, Efan Ekoku nel Norwich. L’Italia si presenta con Marchegiani tra i pali al posto dello squalificato Pagliuca; Mussi, Costacurta, Maldini e Benarrivo compongono il quartetto difensivo; Donadoni e Signori si prendono le corsie di centrocampo, col bomber laziale poco convinto a giocare sull'ala (e forse a ragione: perché schierare così lontano dalla porta il capocannoniere degli ultimi due campionati?); Albertini e Berti stazionano in mezzo al campo; Roberto Baggio e Massaro in avanti. AMUNIKE CI SPAVENTA. In un caldo soffocante, dovuto anche al calcio d’inizio fissato alle ore 13, Italia e Nigeria danno il via a una sfida molto dura: dopo sei minuti ci sono già due ammoniti. Al 25’, africani in vantaggio: angolo dalla destra, Maldini svirgola nell’area piccola, Emmanuel Amunike, ben appostato, ringrazia e da due passi batte Marchegiani. Un gol “balordo” come lo definisce Bruno Pizzul in telecronaca. L’Italia prova a scrollarsi di dosso il torpore della prima mezz’ora: lo stesso Maldini ha la possibilità di pareggiare di testa, ma non inquadra lo specchio della porta. Dino Baggio, entrato in campo all’intervallo al posto di Berti, cerca di bissare il gol segnato alla Norvegia nella fase a gironi, ma si ferma al palo. Al 63’, Sacchi richiama in panchina Signori - poco prima ammonito per simulazione - per giocarsi la carta Gianfranco Zola. Dopo una decina di minuti però, il fantasista del Parma viene espulso dall’arbitro messicano Brizio Carter per un intervento su Eguavoen, probabilmente neppure falloso. Il numero 21, incredulo, si getta per terra con le braccia conserte: il suo Mondiale dura dieci minuti e finisce nelle lacrime rabbiose di quell'espulsione. Un compleanno amarissimo.

LA RIMONTA AZZURRA. Quando tutto sembra finito, l’Italia pesca il gol del pareggio: Mussi entra in area dalla destra e tocca al centro per Robi Baggio, che libera il destro con un rasoterra a fil di palo. Per il Divin Codino, è il primo gol di questo Mondiale, ed è un gol che cambia la storia di Usa '94. Si va ai supplementari, dove prima Dino Baggio e poi Yekini hanno la chance di rompere l’equilibrio. Al 100’, la svolta: Benarrivo viene travolto in area da Eguavoen. Calcio di rigore. Roberto Baggio spiazza Rufai e trova l’angolino, portando tra le prime otto del mondo una squadra che una ventina di minuti prima aveva in mano le valigie. L’ultimo pericolo arriva da un cross di Emenalo dalla sinistra, ricevuto da Yekini nel cuore dell’area di rigore. Il Pallone d'oro africano non ha la freddezza per mettere a segno il colpo del 2-2: Dino Baggio interviene e spazza via. I crampi fermano Mussi e l’Italia resta con soli nove uomini, ma Maldini e compagni stringono i denti, riuscendo a portare a casa la vittoria. Una qualificazione sofferta, ma proprio le difficoltà incontrate e il fatto di essere riusciti a superarle, pongono Italia-Nigeria tra le partite leggendarie della nostra nazionale.

Giovanni Del Bianco g.delbianco@guerinsportivo.it

Il tabellino della gara: ITALIA-NIGERIA 1-1, 2-1 dts ITALIA: Marchegiani, Mussi, Benarrivo, Albertini, Maldini, Costacurta, Berti (1' st D. Baggio), Donadoni, Massaro, R. Baggio, Signori (18' st Zola). Ct: Sacchi. NIGERIA: Rufai, Eguavoen, Emenalo, Oliseh, Okechukwu, Nwanu, Finidi, Okocha, Yekini, Amunike (12' st Oliha), Amokachi (35' pt Adepoju). Ct: Westerhof. ARBITRO: Brizio Carter (Mex). MARCATORI: 26' pt Amunike; 43' st R. Baggio; 12' pts rig. R. Baggio. NOTE: espulso Zola al 30' st.

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