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Bendtner, il nuovo mito dei flop calcistici

Redazione

07.11.2013 ( Aggiornata il 07.11.2013 10:53 )

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Provenienza: Sunderland (Inghilterra) 2012-2013: Juventus (Agosto 2012), 9 presenze, nessuna rete 2013-2014: Arsenal (Inghilterra) Ipse Dixit: «Spero di ripercorrere le orme di Michael Laudrup. Penso che questo sia il passo giusto per la mia carriera, voglio ripagare la fiducia del club a suon di gol» E" ancora la Juve (recidiva?) che cerca un centravanti, questa volta, però (rispetto al francese Anelka) in Estate: quando sembrava che Nicklas Bendtner fosse destinato al Siena, ti spunta Marotta che lo “strappa” ai toscani e lo regala (eufemismo) a Conte. Si parlava di Van Persie e di Benzema, invece dall"Arsenal arrivò questo danese dal nome tedesco che però di teutonico non ha dimostrato nessuna qualità, visto che invece di essere concreto e affidabile come una Volkswagen, si è rivelato impreciso e claudicante come una vecchia Dacia. Nicklas è il nono danese a vestire la maglia della Juventus nella sua storia, ma non è riuscito a rinverdire i fasti dei suoi predecessori più illustri, da John Hansen, a Carl Praest, a Michael Laudrup. E già le premesse fecero pensare ad un nuovo dongiovanni: durante la presentazione della squadra e l"ingresso in campo per ritirare la medaglia Scudetto, due modelle-veline aspettavano i giocatori sotto il palco. Bellissime, (per non dire un’altra parola), forse troppo anche per i giocatori bianconeri, tanto che nessuno si è fermato a salutarle. E all’improvviso ti spunta l"unico che vince la timidezza, per l’appunto Bendtner, che si fa una corsetta fino alla bionda e alla mora e poi stringe loro la mano, ammiccando. Ecco svelata la motivazione di una sua dichiarazione in sede di presentazione alla Cerca blackjack online gratis InfoPer un giocatore esperto il blackjack offre le migliori opportunita di lasciare il casino da vincitore. stampa: «Sono molto felice e molto, molto eccitato». Ma in campo si rivelerà tutt’altro che galvanizzato: molto lento ed impacciato, dopo un inizio poco convincente, uno strappo alla coscia lo tiene fuori per quasi tutta la stagione. Nel frattempo, a marzo gli viene ritirata per tre anni la patente per guida in stato di ebbrezza. Al tirar delle somme, si contano in tutto 11 apparizioni, ma di gol, invece, neanche l"ombra. Si ristabilisce giusto in tempo per farsi male pure al polso. Per fortuna è giunto in prestito, pertanto è tornato al mittente. Lasciata l’Italia, si presenta al cospetto degli Azzurri l’11 Ottobre scorso, quando un’Italia già qualificata ai Mondiali e senza tante motivazioni pareggia in extremis in Danimarca. Ed erge il Bentner che non t’aspetti, capace di realizzare una doppietta. Due colpi di testa che sarebbero stati quasi ordinaria amministrazione per il Gigi in versione Germania 2006. Ma al Buffon di questi tempi, purtroppo, riuscirebbe a segnare anche Blisset, il mitico “Missit”, ovvero “Sbaglialo”. Il danese è così entrato ormai nel tessuto sociale italiano nel volgere di brevissimo tempo, che difficilmente si riuscirà a togliergli l’etichetta di “bidone”: basti pensare che su Facebook, con una rapida ricerca, è emerso che esiste una Pagina che lo “celebra”, chiamata “L’importanza di chiamarsi Bendtner” e una Nota sulla Pagina “Calciatori Brutti”, dal titolo “Quanto si veste male Nicklas Bendtner”. Rimandato. Cristian Vitali (Calciobidoni.it) [poll id="59"]

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