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Meglio la Nocerina della LegaPro

Redazione

06.11.2013 ( Aggiornata il 06.11.2013 11:00 )

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Va bene, Salernitana-Nocerina è stata un ottimo pretesto per il milionesimo articolo sul degrado del calcio italiano e sugli ultras cattivi in contrapposizione alla tifoseria presunta 'sana'. Diamolo per scritto. La vera domanda, che ci facciamo seguendo partite e servizi di Lega Pro (ma anche di serie B e di bassa serie A) è perché nel 2013, con ogni bambino che dalla sua cameretta può vedere il miglior calcio del mondo, esista ancora uno sport professionistico di questo livello, privo di una qualsiasi giustificazione: finanziaria (quasi tutti i club sarebbero falliti, senza gli azionisti di maggioranza), sportiva (alla storia del serbatoio per la A non crede più nessuno, nonostante gli 'incentivi' all'utilizzo dei giovani), etica (lasciamo perdere). La farsa di Salerno, con gli impauriti calciatori della Nocerina che si buttavano per terra simulando infortuni e con la partita finita per mancanza del numero legale di calciatori in campo per squadra (sette), è solo uno spot negativo per una Lega che non ha grandi colpe se non quella di non c'entrare nulla con i tempi che stiamo vivendo. Il presidente Macalli e il direttore generale Ghirelli possono avere fatto degli sbagli, ma nessun medico può rianimare un morto. Il blocco delle retrocessioni, che in teoria almeno per questa stagione avrebbe dovuto stemperare le tensioni, potrebbe sembrare una cosa moderna, da 'americani', ma le cose non stanno proprio così: servirà solo l'anno prossimo ad avere 60 squadre, fra Prima e Seconda Divisione, da dividere in tre gironi da 20 abolendo quindi la distinzione fra Prima e Seconda (quelle che fino al 2008 si chiamavano C1 e C2). Ma non è certo la rivalità storica fra Nocerina e Salernitana ad avere prodotto la grottesca recita di domenica, né la 'squalifica' dei sostenitori della Nocerina con conseguente 'invito' ai propri giocatori di boicottare la partita. In realtà abbandonate quasi completamente dagli spettatori normali gli ultras non solo sono quelli che urlano più forte ma sono anche spesso gli unici presenti in stadi che fanno passare la voglia di calcio. Il problema non sono gli ultras, quindi, ma un calcio che interessa solo a loro. Tempo pochi anni e ci saranno solo Real Madrid-Barcellona o partite dell'oratorio. Tutti i Salernitana-Nocerina che stanno in mezzo spariranno e con loro sparirà il problema. Twitter @StefanoOlivari

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